Coronavirus, non solo tosse e starnuti: Viaggia anche col respiro, fino a 1,8 metri di distanza.
Il coronavirus non viaggia solo con goccioline di starnuti e tosse, ma anche con il semplice respiro: a scriverlo è l’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti, in una lettera al capo delle politiche scientifiche della Casa Bianca.
Una rivelazione che si inserisce in un dibattito che va avanti da tempo: il virus SarsCov2, scrive l’Accademia, è stato trovato in campioni d’aria raccolti a oltre 1,8 metri distanza tra due pazienti.
Finora si riteneva come prima fonte di contagio le goccioline emesse con tosse e starnuti con un diametro superiore a 1 millimetro. Ma se il coronavirus può rimanere sospeso nelle particelle ultrafini prodotte col respiro, la protezione diventa molto più difficile e si rafforza la tesi che tutte le persone dovrebbero indossare le mascherine in pubblico per ridurre la trasmissione del virus da persone asintomatiche.
Nella sua lettera Harvey Fineberg, capo della commissione permanente sulle malattie infettive permanenti dell’Accademia di scienze americana, fa riferimento ad uno studio dell’università del Nebraska condotto dal gruppo di Joshua Santarpia in 11 stanze di isolamento, dove erano ricoverati pazienti con Covid-19, in cui sono stati trovati campioni dell’Rna del virus a oltre 1,8 metri dai pazienti.
Nel documento Fineberg cita anche studi condotti a Hong Kong agli inizi degli anni 2000, dopo l’epidemia di Sars, che sostenevano questa tesi, e uno più recente, sempre dell’università di Hong Kong ma non ancora validato dalla comunità scientifica, in cui è stata riscontrata la presenza coronavirus, virus dell’influenza e rhinovirus sia nel respiro che le goccioline di bambini e adulti. (Leggo)