Manuela vive a Brescia, suo padre è ricoverato in ospedale col Coronavirus e suo fratello è malato, ma di tampone non se ne parla.
La sua famiglia si trova in quarantena domiciliare, con quello che potrebbe essere un altro caso positivo: senza test o finché la situazione non dovesse peggiorare, non lo sapranno mai.
Il fratello di Manuela presenta tutti i sintomi del Coronavirus ma, alla richiesta di test per accertarlo, si è sentito rispondere che viene fatto solo agli ospedalizzati. “Ci hanno detto che se c’è un peggioramento dobbiamo contattare il medico di base o andare in ospedale”, spiega la donna, “quando probabilmente il virus ti ha già compromesso i polmoni, senza la possibilità di potersi sottoporre ad alcun accertamento”.
Il padre è stato ricoverato presso la Fondazione Poliambulanza di Brescia il 15 marzo, per poi essere spostato in terapia intensiva.
Manuela e la sua famiglia si trovano in quarantena presso il loro domicilio dal 29 marzo.
Lei e suo fratello hanno richiesto un tampone per poter curare il Coronavirus sin dalla prima fase. “È come se ci stessero praticamente condannando a morte. Lo sapete che c’è gente che muore a casa?”, dice la donna. Fonte: Notiizie.it.