Avere un gruppo sanguigno piuttosto che un altro può fare la differenza quando ci si ammala di Covid-19: il gruppo A è associato a un
rischio più alto di sviluppare l’infezione in forma grave, mentre il gruppo 0 è correlato a un pericolo più basso.
Lo studio – E’ quanto emerge da uno studio pubblicato sul ‘New England Journal of Medicine’, un lavoro internazionale che parla
italiano. Nella ricerca ha avuto infatti un ruolo chiave l’università degli Studi di Milano-Bicocca, insieme all’Asst di Monza, con il super-
archivio ‘Storm’ che raccoglie dati clinici, diagnostici, terapeutici e campioni biologici dei pazienti contagiati da coronavirus Sars-CoV-2
ricoverati all’ospedale San Gerardo di Monza e al presidio di Desio.
Il progetto Storm – è alla base dell’articolo che sul ‘Nejm’ mette nero su bianco il legame fra gruppi sanguigni e criticità di Covid-19, frutto di una collaborazione tra centri di ricerca clinica italiani e spagnoli e genetisti tedeschi e norvegesi “Covid-19 – sottolineano da Bicocca e San Gerardo – è un’infezione grave che ha causato centinaia di migliaia di morti e di cui ancora poco si conosce, sia degli aspetti patogenetici sia dei fattori correlati a un’evoluzione più grave della malattia e a una maggiore suscettibilità” a svilupparla.
Fonte: Adnkronos