Coronavirus, l’Iss: “Come usare il condizionatore per abbassare rischio contagio”
Giugno ormai è cominciato e sono in arrivo le prime giornate calde. Dato che le vacanze quest’anno non saranno semplici e che molti di noi lavorano da casa, può essere utile fare il punto sul modo più corretto di utilizzare il condizionatore d’aria. Questo per garantirci una temperatura confortevole negli ambienti in cui trascorriamo molte ore della giornata e, soprattutto, per non correre il rischio di prendere un malanno o, peggio ancora, contaminarci con il Covid 19.
ARIA CONDIZIONATA E CORONAVIRUS
Si è parlato molto della possibilità che l’uso dei condizionatori d’aria possa contribuire a spargere i droplet. Cioè le goccioline di saliva che potenzialmente trasmettono il virus. Lo ha ipotizzato qualche settimana fa un articolo pubblicato sulla rivista americana “Emerging Infectious Diseases”, riportando un esperimento nel quale due famiglie erano state posizionate all’interno di una stanza chiusa, sedute a una distanza di circa un metro. L’aria condizionata presente nel locale aveva effettivamente creato una corrente d’aria nella quale le goccioline di saliva si erano spostate di poco più di un metro. Da qui, l’articolo è stato pubblicato con un titolo poi considerato fuorviante dalla comunità scientifica, ovvero ‘Trasmissione del virus attraverso l’aria condizionata’.
Spiega Giovanni Rezza, direttore dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss): “E’ stato ipotizzato che l’aria condizionata possa aerosolizzare il virus e trasmetterlo a distanza, ma questo non è assolutamente provato”.
L’esperimento è stato “un caso eccezionale, non è stata l’aria condizionata in sé a trasmettere il virus, perché il virus si trasmette per contatti ravvicinati tra persone”.
E’ però ipotizzabile che i climatizzatori, a causa dell’’”effetto vento” innescato dal flusso d’aria fresca, portino i droplet un po’ lontano rispetto alle condizioni normali.
ATTENZIONE AL RICIRCOLO DELL’ARIA
Il condizionatore dunque si può utilizzare in piena sicurezza in ufficio, in casa e in auto, a patto di mettere in atto alcune precauzioni che riguardano soprattutto l’efficienza e la pulizia dell’impianto.
Il pericolo maggiore può venire dal ricircolo dell’aria, perché può favorire lo spostamento degli agenti patogeni, tra cui molti batteri e lo stesso virus Covid-19.
L’ideale, spiega l’Istituto Superiore di Sanità, è aprire più volte al giorno le finestre, per garantire il ricambio dell’aria anche se si adopera il condizionatore. Negli ambienti comuni di grandi dimensioni, come negozi, grandi uffici e ambienti pubblici, il controllo dell’efficienza dell’impianto e la sua sanificazione deve essere attenta e rigorosa.
Per chi frequenta luoghi di questo genere valgono le ormai note precauzioni di distanziamento sociale, a cui prestare attenzione soprattutto se ci trova all’interno del flusso d’aria: prendiamoci quindi i nostri spazi ed evitiamo gli assembramenti.
L’ISS ha anche pubblicato le linee guida per la sanificazione degli impianti con indicazioni sulla periodicità della sostituzione dei filtri, delle prese d’aria e delle griglie di ventilazione.
Fonte: Tgcom24