Coronavirus, l’invenzione: dal mozzicone di sigaretta nascono i filtri per le mascherine

2 Aprile 2020 - 19:20

Coronavirus, l’invenzione: dal mozzicone di sigaretta nascono i filtri per le mascherine

Coronavirus, l’invenzione: dal mozzicone di sigaretta nascono i filtri per le mascherine

Antonio Fischetto, 46 anni, di Orbassano, ha deciso di brevettare un nuovo filtro da applicare alle normali mascherine, per renderle più sicure. Un’idea che parte del recupero di un rifiuto altamente inquinante: il mozzicone di sigaretta.

E ora che qualche azienda si è già interessata al suo progetto ha deciso, nell’eventualità che il tutto decolli, di regalare le mascherine a tutti i suoi concittadini.

Nel frattempo, visto il periodo di emergenza sanitaria, ha messo a disposizione il suo brevetto gratis. Un modo per agevolare l’eventuale possibilità di produzione su larga scala.

Com’è nata l’idea? «Il progetto prevede il recupero di quel che resta di una sigaretta dopo averla fumata, per il suo riciclo e riuso in ambito tessile. Ho portato avanti la mia visione assieme ad altri tre collaboratori: Alessandro Guastella, Denis Brasola, Nicholas Carbone».

La fabbricazione avviene attraverso una prima fase di recupero, che prevede la scissione di filtro e carta tramite un processo meccanico, conservando il filtro di cellulosa ancora impregnato di materiali nocivi.

«Questa porzione viene poi sottoposta ad un processo chimico di sanificazione della materia, ossia della cellulosa – spiega Fischetto –, tramite più lavaggi industriali specifici. Una fase che viene svolta come da processi tessili, per ottenerne l’igienizzazione, seguendo la normativa» .

Dopo un’analisi della qualità finale del prodotto che rimane, per accertare la totale sanificazione della materia, la fibra di cellulosa è quindi pronta per l’ulteriore trattamento meccanico.

«Questo passaggio – racconta –, la renderà utilizzabile per le mascherine. Il prodotto finito è infatti un filtro multiforme utile per la protezione da agenti patogeni e dall’aria cittadina inquinata».

Un’idea rivoluzionaria che parte da un concetto nobile: il riciclo dei rifiuti: «Il mozzicone, per di più – conclude –, fa parte di quella categoria di immondizia che ha una lunghissima fase biodegradabile».
Fonte: lastampa.it