Coronavirus, la nuova scuola in sicurezza: una “scatola” per ogni studente
Il coronavirus spaventa ancora molto, ma tornare tra i banchi in sicurezza è tra i prossimi obiettivi. Le “quarantine box” in legno e plexiglass sono tra le soluzioni proposte affinché ciò avvenga. La riapertura delle scuole è stata oggetto di dibattito tra chi ne evidenziava i rischi e chi ne ricordava l’importanza per lo sviluppo di bambini e ragazzi.
Il compromesso risiederebbe in un ritorno in aula a prova di distanziamemento sociale e crescono le idee per permetterlo. Il progetto dello studio di architetti Bizzo e Cornacchini di Mantova propone una struttura flessibile in legno con pareti di plexiglass.
Si tratta di una vera e propria scatola, un prefabriccato costruito con materiali riciclabili che può essere impegnato in altri spazi. Per quanto riguarda la scuola, le immagini diffuse dallo stesso studio mostrano gli studenti tra i banchi isolati e distanziati proprio grazie ai box e alle pareti che li circondano.
Il tutto per scongiurare un aumento di casi e il prosieguo della didattica da remoto. Una sorta di ipotesi ibrida che consentirebbe la socialità attraverso un vetro. Le aule, tuttavia, dovrebbero essere abbastanza ampie per contenere tutte le cabine.
«Il progetto risponde a un concetto altro di didattica rispetto a quello frontale – spiegano Bizzo e Cornacchini sulla Gazzetta di Mantova – una didattica flessibile e aumentata, come già avviene nelle scuole del nord Europa, dove si lavora per gruppi e in laboratori».
Le “quarantine box” permetterebbero di sfruttare tutti gli ambienti delle scuole, compresi corridoi, palestre e mense, oltre agli spazi esterni con le belle stagioni.
Fonte: leggo.it