Chiusura per bar, ristoranti, parrucchieri e mercati all’aperto. Niente serrata invece per tabaccai, banche, ferramenta e lavanderie.
Questi (e altri nella lista a seguire) sono infatti considerati “servizi essenziali” – così come alimentari e farmacie. Con il nuovo decreto presidenziale, annunciato ieri sera dal Premier Giuseppe Conte, per 14 giorni l’Italia va in lockdown.
Restano dunque aperti anche artigiani, idraulici, meccanici, pompe di benzina, tabacchi. E le edicole: “Perché l’informazione resta presidio essenziale di democrazia” dice il sottosegretario Andrea Martella.
E servizi essenziali sono naturalmente considerati anche trasporti, per quanto in questi giorni di congiuntura ci sarà una riduzione, in base a decisioni prese a livello regionale, mentre sugli aeroporti ci potrebbe essere una selezione sugli scali.
Non sono invece servizi essenziali i bar, i pub, le discoteche, i ristoranti. Tutti chiusi. Non quindi le vendite di genere alimentare. Per tutti gli esercizi di cui sopra, comunque, vale la regola del metro di distanza tra le persone.
Nessun provvedimento è stato preso poi per la vendita online e via tv, per corrispondenza, radio, telefono e per mezzo di distributori automatici, che dunque prosegue normalmente. Fonte: Fanpage.