Sarà una ripartenza protetta quella che attende gli italiani da lunedì 4 maggio prossimo, quando il Paese entra nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus.
La nuova normalità, infatti, con il Covid-19 ancora in circolazione, prevede uno stato di semi-libertà con kit di sicurezza personale al seguito, per limitare al massimo il rischio di nuovi contagi.
Ma come orientarsi nella scelta e nell’uso dei dispositivi, obbligatori quando si uscirà di casa? Partiamo dalle mascherine. Per non spendere una fortuna, sarebbe ideale utilizzare le chirurgiche monouso.
Reperibili al prezzo di 2 euro (contro i 20 centesimi del passato), bloccano l’uscita di goccioline potenzialmente pericolose, ma non hanno potere filtrante in entrata.
L’alternativa sono le FFP1, con una buona capacità di protezione anche per chi le indossa, oppure le più sicure P2 e P3, usate dal personale sanitario, ma difficili da trovare.
La mascherina, che deve essere sempre certificata CE, va indossata toccandola solo dagli elastici, dopo aver lavato le mani con un disinfettante a base di alcol o con acqua e sapone.
Per smaltirla, invece, si chiude in una busta e si getta nell’indifferenziata. Poi, ci si deterge di nuovo. La monouso chirurgica (come le altre) può essere riusata, se sanificata.
Per farlo, si adagia su una superficie sterilizzata, si spruzza su entrambe i lati una soluzione con alcol al 70% e si attende che questa evapori. Le altre protezioni vanno anche immerse nel vapore con una temperatura di almeno 60°, come quella del ferro da stiro. Fonte: Leggo.