Coronavirus, Massimo Galli contrario a dare il via alla fase 2 dal 4 maggio. Anche il virologo milanese, dopo quanto riferito anche da Walter Ricciardi, conferma la presa di posizione degli esperti italiani:
l’Italia non è ancora pronta e il 4 maggio è una data di speranza. Massimo Galli, direttore del Dipartimento di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, ha parlato a Canale 5 nel corso di ‘Live – Non è la D’Urso’:
“Dire se siamo pronti o no è un azzardo, secondo me siamo ben lontani dall’esserlo. Io credo che il Paese abbia bisogno di ripresa, ma non abbiamo idea di quando si potrà sopire l’ultima infezione.
Bisogna sperimentare delle soluzioni e programmare la riapertura in termini di scelte, altrimenti il 4 maggio è un’altra data di speranza ma senza certezze. Se si potrà andare in vacanza quest’estate? Il mio forte timore è che se si riprende luglio ed agosto siano mesi di lavoro e non di vacanza”.
Massimo Galli, inoltre, si è soffermato su una delle lezioni ricevute dall’Italia dall’emergenza coronavirus: “La sanità in generale va governata e gestita diversamente.
Mi farò un sacco di nemici in tutte le Regioni, ma è un dato di fatto che così non si riesce a far fronte ai problemi. Un po’ dappertutto nel Paese si sono avute carenze, di cui i cittadini si sono resi conto.
Gli stessi cittadini che, vivendo in diverse regioni, si sono domandati se il SSN è uguale per tutti o se in alcune Regioni è più uguale che in altre”.
Il virologo del Sacco di Milano evidenzia come questo sia: “Un dato di fatto: nelle Regioni che sono state meglio governate, ma anche questo no è chiaramente giusto. Fonte: Notizie.it.