Coronavirus, da domani si torna a scuola: ecco dove

11 Maggio 2020 - 11:56

Coronavirus, da domani si torna a scuola: ecco dove

SI TORNA A SCUOLA. Per la prima volta dopo due mesi e mezzo suonerà domani, martedì 12 maggio, la campanella per tre scuole piemontesi. A partire dalle ore 8, infatti, alcuni bambini dei comuni di Borgosesia, Varallo e Quarone, in provincia di Vercelli, torneranno in classe, primi in tutta Italia dopo la chiusura per il lockdown causato dall’emergenza Coronavirus, grazie a un progetto pilota che venerdì scorso ha ottenuto il via libera della giunta regionale.

CHI TORNA. Gli alunni coinvolti sono al momento 36, tra i 3 e i 10 anni d’età. Saranno divisi in aule da quattro, per le scuole dell’infanzia, o cinque, per le elementari, garantendo almeno 4-5 metri quadrati di spazio a bambino, gli educatori indosseranno tutti rigorosamente la mascherina e saranno effettuati test sierologici per genitori e assistenti.

I piccoli studenti dovranno lavare le mani una volta all’ora e pranzeranno ciascuno seduto al proprio banco. Ma la novità più importante riguarda il tempo pieno, dalle 8 alle 18, per venire incontro alle esigenze dei genitori che sono tornati a lavoro con l’avvio della fase 2.

L’idea è di Paolo Tiramani, sindaco di Borgosesia e deputato della Lega, e ha subito suscitato l’interesse di altri due primi cittadini della zona, Francesco Pietrasanta di Quarona ed Eraldo Botta di Varallo Sesia, soprattutto per offrire un sostegno alle mamme e ai papà che non possono più restare a casa.

“Le famiglie in questo periodo non sanno a chi affidare i figli, soprattutto adesso che sono riprese molte attività e molti genitori hanno ripreso entrambi a lavorare – ha detto Tiramani a La Repubblica -. Le misure adottate dal governo sono assolutamente insufficienti perché offrono 15 giorni di congedo parentale a fronte a un’emergenza di 3-4 mesi”.

Le parole d’ordine del progetto pilota, che potrebbe essere sperimentato anche altrove a breve, sono come sempre distanziamento sociale e igiene. Per questo, è prevista anche la sanificazione quotidiana dei locali. Inoltre, in bagno si andrà uno per volta, sarà effettuata la rilevazione della temperatura più volte al giorno. Gli ingressi e uscite scaglionati e i pasti sigillati in confezioni monoporzione.

In realtà, non si tratta di una vera e propria riapertura delle scuole. Gli adulti che fanno da tutore nelle aule, infatti, non sono gli insegnanti dei bambini; ma gli educatori della cooperativa che prima del lockdown gestiva il pre e post-scuola.

Ogni studente porterà da casa il proprio pc o tablet. Potrà seguire le lezioni online sotto lo sguardo attento degli assistenti; che si sostituiranno in tutto e per tutto ai familiari, ai quali il servizio costerà 10 euro al giorno più cinque per il pranzo. Il progetto terminerà il 12 giugno. “Questo lavoro è il frutto di una collaborazione fruttuosa tra comuni confinanti che purtroppo non è sempre scontata – ha concluso Eraldo Botta -. Quando abbiamo sentito di quest’idea ci è sembrata subito interessante per i nostri cittadini. Perché tocca la loro vita quotidiana e hanno bisogno di risposte chiare ai loro bisogni”.