Coronavirus, bergamasco salvato dalle cure del Sud: “Tatuaggio della Sicilia”
Coronavirus, da Bergamo salvato dal Sud: «Mi tatuo la Sicilia». Detto e fatto. Ha mantenuto una promessa che aveva fatto a se stesso. Se fosse guarito dal Coronavirus si sarebbe tatuato la Sicilia, la terra che in qualche modo lo ha salvato. Raccontiamo la storia di Ettore Consonni, di Bergamo, guarito dal Coronavirus in Sicilia, che ha mantenuto la promessa.
«Mi tatuerò la Sicilia sul petto», aveva detto il 61enne di Bergamo ammalatosi e entrato in coma per Coronavirus in Lombardia e risvegliatosi guarito a Palermo, in Sicilia.
Come racconta Leggo.it l’uomo, ex magazziniere, ha saldato il debito con chi lo ha curato all’ospedale Civico del capoluogo siciliano. Si è tatuato l’Isola sul corpo.
«Un siciliano che vive a Bergamo si è offerto di farlo gratis», aveva detto. E così si è fatto disegnare sul torace l’Isola, la trinacria e i nomi dei propri cari. Un gesto di gratitudine nei confronti della Sicilia e, soprattutto, per tenere sempre con sé il ricordo di medici e infermieri che gli hanno salvato la vita.
Consonni era trasferito a Palermo per mancanza di posti letto negli ospedali della Lombardia. Quando si è svegliato dal coma, dopo 23 giorni, ha scoperto di trovarsi a Palermo.
Fonte: Leggo.it