Fake news su presunte cure al coronavirus, farmaci illegali in vendita a prezzi spropositati e sedicenti esperti che minimizzano la pandemia attraverso audio e video.
L’Istituto superiore di sanità lancia l’allerta sui rischi del web e di incappare in notizie, attraverso siti internet, piattaforme social o Youtube, o chat WhatsApp.
Sul web «proliferano farmacie illegali che, fraudolentemente, ad opera per lo più di gruppi della criminalità organizzata, propongono ad ignari e malinformati cittadini rimedi per la prevenzione e la cura» di Covid-19.
«Un attivo mercato illegale che sta sfruttando l’emergenza sanitaria». È una denuncia molto chiara quella dell’Istituto superiore di Sanità che, in un Report pubblicato sul suo sito, riferisce i risultati di un monitoraggio effettuato sui siti Web che propongono la vendita online di medicinali per il trattamento dell’infezione da nuovo coronavirus.
Il documento passa anche in rassegna le principali fake news circolate sui social riguardo alla prevenzione e terapia dell’infezione.
I ricercatori dell’Iss, con la premessa che «nessuno spazio deve essere dato a terapie fai-da-te basate sull’autoprescrizione di antivirali o antibiotici o di altri farmaci per i quali è obbligatoria la prescrizione medica».
Al primo posto ci sono: l’antinfluenzale Arbidol*, la cui efficacia contro Covid-19 non è dimostrata, prodotto e approvato in Russia, ma non dalla Fda né dall’Ema; il farmaco ospedaliero anti-Hiv Kaletra.
E ancora: la clorochina, un antimalarico che può richiedere solo dietro prescrizione medica chi si reca in zone a rischio malaria, usato nella sperimentazione contro il Sars-CoV-2. FOnte: Leggo.