“Copriti o t’uccido”: così scriveva il marito assassino di Giulia Lazzari, morta a 23 anni
“Se ti fai bella ti guardano tutti, invece se non lo fai risparmio 30 anni di galera per omicidio”. Sono le parole di un messaggio WhatsApp scritto da Roberto Lo Coco molto prima che maturasse in lui il desiderio di uccidere la moglie Giulia Lazzari, 23 anni, spirata dopo 9 giorni di agonia per i danni provocati dal suo tentativo di strangolamento.
Sono parole scritte nel contesto di una conversazione scherzosa, accompagnate da cuoricini e smile e cuoricini. Rilette oggi, però, con la consapevolezza del significato malato che avevano per chi le scriveva, hanno il suono di un sinistro presagio. “Amore, domani vado a fare la spesa con mamma”, scrive Giulia. “Va bene” accondiscende lui, “però devo dirti alcune cose” e qui attacca con una specie di regolamento di condotta a cui la moglie dovrebbe attenersi.
“Non truccarti, fatti brutta, non aggiustarti i capelli, non salutare nessuno maschio. Se quando esci dal supermercato qualcuno dice ‘arrivederci’ tu fa finta di non sentire perché non puoi rispondere a un maschio. Mettiti una felpa lunga e larga e un pantalone largo così non si vedranno le forme del tuo corpo”. “Perché fai così?”, chiede Giulia. “Perché se ti fai bella, ti guardano tutti, invece così no e io risparmio 30 anni di galera fatti per omicidio”. (Fanpage)