Sono accusati, a vario titolo e con diverso contributo, di contrabbando pluriaggravato di tabacchi lavorati esteri e del farmaco Cialis di provenienza estera, di imbarco arbitrario di merci di contrabbando sulla nave militare Caprera, di peculato d’uso, di istigazione alla corruzione, di corruzione per atti contrari ai doveri dell’ufficio ed, infine, di falso ideologico i i cinque appartenenti alla Marina militare italiana, più una sesta persona, raggiunti questa mattina da altrettante ordinanze di custodia cautelare, delle quali una in carcere, quattro ai domiciliari e un obbligo di dimora, eseguite da militari della Guardia di finanza di Brindisi su disposizione del giudice per indagini preliminari del tribunale della città pugliese. I provvedimenti sono stati emessi il 30 aprile. Si tratta di Marco Corbisiero, 44 anni, di Torino (in carcere), Hamza Mohamed Ben Abulad, 39 anni, libico di Tripoli, Roberto Castiglione, 47 anni, di Taranto, Antonio Filogamo, 44 anni, di Villaricca (Napoli), Antonio Mosca, 41 anni, di Mesagne (Brindisi), e Mario Ortelli, 40 anni, di Napoli (obbligo dimora). I reati sarebbero stati commessi nel contesto della missione internazionale denominata ‘Operazione Mare Sicuro’ (contraddistinta dall’acronimo Oms Ex Nauras) svolta dalla nave Caprera della Marina Militare italiana nel porto di Tripoli dal 31 marzo del 2018 fino al successivo 12 luglio, missione in seno alla quale Corbisiero aveva rivestito (dal 13 ottobre del 2017 al 6 maggio del 2018) il ruolo di ufficiale tecnico della Marina Militare a capo del team preposto al ripristino dell’efficienza del naviglio ceduto dall’Italia alla Libia per il potenziamento del contrasto all’emigrazione clandestina verso l’Italia.
Contrabbando di farmaci per il sesso sulle navi della Marina Militare: 6 arresti
11 Maggio 2020 - 16:24