CONFESERCENTI CAMPANIA: «IL LUNGOMARE DI NAPOLI CHIUSO ALLE AUTO UNA MANNA PER I RISTORATORI, LA NUOVA ORDINANZA CHE VIETA LE FESTE UN GRAVE DANNO ECONOMICO». 

19 Dicembre 2021 - 21:11

CONFESERCENTI CAMPANIA: «IL LUNGOMARE DI NAPOLI CHIUSO ALLE AUTO UNA MANNA PER I RISTORATORI, LA NUOVA ORDINANZA CHE VIETA LE FESTE UN GRAVE DANNO ECONOMICO». 

Domenica dal doppio volto per le attività di ristorazione della Campania. A Napoli è stata accolta in modo positivo la contestuale chiusura del lungomare con

l’apertura della Galleria Vittoria, fortemente spinte da Confesercenti. «I tanti nostri ristoratori del lungomare – dichiara Vincenzo Schiavo, presidente di

Confesercenti Campania –  ringraziano vivamente il sindaco e gli assessori di Napoli per l’enorme sforzo profuso per consentire la chiusura della zona a ridosso

delle festività natalizie. Una nuova chiusura sulla quale sono e siamo totalmente concordi. Vedere il lungomare chiuso alle auto, con le persone e le

famiglie che riconquistano questa zona è una delizia per gli occhi e per il cuore e restituisce dignità a una città che è leader nel mondo. La chiusura del lungomare

e la contestuale riapertura di Galleria Vittoria rappresentano una ottima opportunità per i nostri ristoratori di via Partenope, felici per questa svolta». 

Unico neo della domenica è la nuova ordinanza della Regione e del presidente De Luca con il divieto di feste ed eventi anche al chiuso. «Una decisone

intempestiva, che crea un chiaro e grave danno economico alle attività che avevano già programmato feste e eventi, acquistando – sottolinea Vincenzo Schiavo – prodotti e

invitando chef e altre guest star e pianificando di lavorare a Natale e a Capodanno. Ribadisco che il Governatore non ce l’ha ovviamente con le attività

commerciali e lo ha anche dimostrato. E sappiamo che la salute collettiva va tutelata sempre. Tuttavia – conclude Vincenzo Schiavo – bisogna dare risposte

concrete agli imprenditori che si sono già esposti economicamente. Bisogna dunque sostenere le attività colpite. La Regione riservi un budget finanziario per

supportare le attività, le famiglia degli imprenditori e i dipendenti per il grave mancato introito che verrà prodotto».