Cinema, Vincenzo della Corte in Italian Blood Stories con il suo “Amore non è ammore”
Nuovo progetto importante per Vincenzo della Corte, l’attore campano nato a Napoli il 6 giugno 1981. Prossimamente, l’uomo sarà infatti in tutte
le sale cinematografiche con il film ad episodi, targato Claudio Fragasso e Ipnotica Produzioni, dal titolo Italian Blood Stories. Uno degli episodi,
Amore non è ammore se muta quando scopre mutamenti, è stato proprio scritto e diretto da Vincenzo Della Corte, che fa parte del cast insieme a
Giovanna Rei e Massimo Bonetti.
“Grazie a Claudio Fragasso, Amore non è Ammore se muta quando scopre mutamenti è stato inserito all’interno del film Italian Blood Stories,
composto da sei cortometraggi. Nello specifico, la storia che ho ideato e diretto è incentrata sulla figura di una vampira, che ha il volto di Giovanna
Rei, che deve accoppiarsi con un licantropo, interpretato da me, per far nascere l’Anticristo. A causa di un’incidente, il licantropo Domenico si
dimentica però della sua vera missione e si convince di essere il neomelodico Ciro, anche se avrà sempre la sensazione di avere già visto da qualche
parte la vampira Lucia”.
Non tutti sanno però che, prima di immergersi nel mondo della recitazione a 360°, Vincenzo aveva raggiunto alti livelli agonistici, sia in campo
nazionale e sia in quello internazionale, con la kick boxing. Cintura nera, il ragazzo ha vinto nel 1999 il titolo italiano alla “Fiera del Fitness” di
Rimini, piazzandosi secondo al titolo mondiale. E’ stato tra l’altro insignito del premio come miglior atleta campano, diventando uno dei sei
italiani dell’anno a rappresentare la federazione FE.NA.SCO. Tuttavia, Della Corte è consapevole del fatto che sono state le arti marziali ad
avvicinarlo al suo lavoro di attore.
“Ero il ragazzino più introverso del mondo. Quando camminavo per strada non guardavo mai di fronte a me, il mio sguardo era sempre puntato
verso il basso. Se mi sono appassionato al cinema è stato per merito di Bruce Lee. Se ho praticato le arti marziali è stato per l’amore
cinematografico che ho provato per lui. Lo sport mi ha reso più sicuro di me, ha fatto sì che abbandonassi la mia timidezza. In seguito, ho fatto dei
corsi, come quello per diventare presentatore, finchè non è nata in me la voglia di imparare a recitare”.
Dopo un trasferimento a Pavia per finalità lavorative, il “King of The Ring” – soprannome che gli era stato affibbiato per i traguardi sportivi
raggiunti – ha seguito a Milano il suo primo corso d’introduzione alla TV, scoprendo così la sua passione e il suo talento. La sua carriera da attore è
iniziata, nel 2005, grazie a Un Posto al Sole ma non sono mancati anche i ruoli in altre fiction come I Cesaroni e Un Medico in Famiglia.
“A Un Posto al Sole ho interpretato vari ruoli, anche se ho esordito con quello di un fan maniaco di una cantante. Lo stesso anno ho partecipato La
Squadra, sia per recitare e sia come stuntman dei veri protagonisti, cosa resa possibile dalla mia conoscenza per le arti marziali. Nella mia ultima
apparizione a Un Posto al Sole, sono stato un bullo che minacciava Angela, il personaggio storico portato in scena da Claudia Ruffo. Le
partecipazioni a I Cesaroni e Un Medico in Famiglia sono venute di pari passo. Essendo entrambe produzioni Publispei, è bastato che mi
prendessero nella prima per poi arrivare nella seconda”.
Nel curriculum di Vincenzo, oltre a molti set cinematografici indipendenti ed alcune web serie, c’è anche il film di Vincenzo Terracciano, con
Sergio Castellitto, intitolato Tris Di Donne & Abiti Nuziali.
“Recitare con Castellitto è stata una bellissima esperienza. La definirei sicuramente istruttiva. E tra l’altro penso che Sergio sia uno dei migliori
attori italiani in circolazione”.
Infine, Della Corte ama molto il teatro e spera di tornare presto a calcare il palco.
“Non recito in teatro da dal periodo in cui abitavo a Roma, circa due anni. Mi manca tanto stare sul palco. Speriamo avvenga in futuro. Per adesso,
ho altri due progetti cinematografici da tenere in considerazione”.