“Chi sa deve parlare”. Orgia di preti pedofili con due fratellini di 10 e 15 anni, abusi di gruppo

4 Febbraio 2020 - 13:36

“Chi sa deve parlare”. Orgia di preti pedofili con due fratellini di 10 e 15 anni, abusi di gruppo

“Chi sa deve parlare”. Orgia di preti pedofili con due fratellini di 10 e 15 anni, abusi di gruppo

Nove sacerdoti e religiosi dell’ex comunità “Discepoli dell’Annunciazione” sono indagati per violenza sessuale di gruppo su due fratelli, che all’epoca dei fatti avevano 10 e 15 anni. L’inchiesta della procura di Prato è stata avviata all’inizio di dicembre 2019, dopo la segnalazione dei servizi sociali che avevano in cura una delle due presunte vittime. Il principale accusato è don Giglio Gilioli, prete veronese di 73 anni, fondatore della “Discepoli dell’Annunciazione”, associazione religiosa che accoglieva giovani da varie parti del mondo intenzionati a diventare sacerdoti. I due fratelli, oggi di 29 e 22 anni, hanno raccontato di aver subito abusi da parte dei religiosi fra il 2008 e il 2016, nel periodo in cui erano stati affidati dai genitori alla comunità di don Giglio. Poco prima che le accuse fossero rese pubbliche, il Vaticano ha sciolto l’associazione religiosa di Prato, formalmente per motivi che nulla hanno a che vedere con i presunti abusi. Tra le ragioni della Santa sede, tuttavia, ci sono anche “forti perplessità sullo stile di governo del fondatore e sulla sua idoneità nel ricoprire tale ruolo”. Sono questi gli elementi emersi finora dalle indagini dei pubblici ministeri Laura Canovai e Valentina Cosci, nei confronti dei religiosi accusati di violenza sessuale su minori e violenza di gruppo.

Violenze sessuali emerse durante l’ipnosi

Cosa è accaduto fra le mura dell’associazione “Discepoli dell’Annunciazione”? “Dobbiamo verificare l’attendibilità dei ragazzi e trovare altri riscontri. Ci muoviamo su un terreno scivoloso”, ha avvertito il procuratore capo di Prato Giuseppe Nicolosi. “C’è da tenere in considerazione – ha aggiunto Nicolosi al quotidiano La Nazione – che i racconti dei ragazzi si riferiscono a fatti lontani nel tempo. Il narrato appare ben articolato e denso. Bisogna verificare se questa ‘articolazione’ sia autentica o sia stata costruita, non necessariamente dai ragazzi”. Per questo la procura ha sentito anche lo psicoterapeuta che aveva in cura il più giovane dei due fratelli. Sarebbe proprio durante le sedute di ipnosi che il 22enne ha parlato dei ricordi di infanzia e in cui sono emerse anche le violenze sessuali. I pm hanno ascoltato anche un terzo fratello, affidato dalla famiglia alla “Discepoli dell’Annunciazione” per essere avviato al sacerdozio. Il ragazzo, oggi 27enne, ha ammesso di essere al corrente degli abusi perché informato dai fratelli ma di non aver mai visto personalmente nulla di strano.

Fonte: Fanpage.it