Resta in carcere a Teheran Cecilia Sala. La sua detenzione ha suscitato grande preoccupazione tra colleghi, istituzioni e organizzazioni per i diritti umani. Amnesty International ha già chiesto spiegazioni alle autorità iraniane, esprimendo timori per la sua sicurezza e chiedendo il suo immediato rilascio.
Cecilia Sala si trovava in Iran per documentare la situazione politica e sociale del Paese. L’arresto arriva in un momento di grande tensione, con proteste diffuse contro il regime. La repressione delle manifestazioni ha portato all’arresto di numerosi giornalisti, sia locali che internazionali.
Fonti vicine alla Farnesina sottolineano che il governo italiano considera prioritario il caso. “Non lasceremo nulla di intentato per garantire la sua liberazione”, ha dichiarato un funzionario diplomatico. Altre istituzioni europee hanno iniziato a muoversi per sollecitare chiarimenti. Anche l’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE, Josep Borrell, ha espresso preoccupazione.
Nel frattempo, giornalisti italiani e internazionali hanno lanciato una campagna sui social media con l’hashtag **#FreeCeciliaSala**. La comunità giornalistica denuncia l’attacco alla libertà di stampa in Iran. Le autorità iraniane non hanno ancora fornito dettagli ufficiali, ma molti temono che l’arresto di Sala faccia parte di una strategia più ampia per intimidire i media stranieri.
Cecilia Sala è una delle giovani voci più apprezzate del giornalismo italiano. Il suo lavoro si concentra su aree di crisi e conflitti. I suoi reportage offrono spesso un punto di vista unico, con attenzione alle storie umane dietro i grandi eventi. La sua detenzione rappresenta un duro colpo per la libertà di stampa e per chi si impegna a raccontare la verità.
L’Italia attende con ansia sviluppi. La pressione diplomatica continua, mentre cresce la mobilitazione dell’opinione pubblica. La speranza è che Cecilia possa tornare presto a casa, libera e incolume.
Fonte: Fanpage.it