Caso Yara, arriva la decisione della Cassazione: ore contate per Bossetti
La suprema corte potrebbe riscrivere l’intera vicenda che avvolge l’ omicidio di Yara Gambirasio, la 13enne scomparsa fuori dalla palestra dove si allenava il 26 novembre del 2010 e ritrovata cadavere tre mesi dopo da un aereomodellista in un campo di Chignolo d’Isola,una piccola località in provincia di Bergamo. Le indagini, condotte da polizia e carabineri al ritmo serrato di un triller, portarono all’ individuazione di Massimo Bossetti un carpentiere residente a Mappello che dopo due gradi di giudizio venne condannato alla pena dell’ ergastolo.
La vicenda
Gli inquirenti arrivarono alla cattura del presunto assassnino dopo anni d’ indagini tecnico scientifiche, analizzando oltre 25 mila profili genetichi estratti da campioni di sangue degli abitanti dell’ isola bergamasca fino ad arrivare ad attribuire il campione di Dna repertato, sulle mutandine e sui legghins di Yara ad un parente di Giuseppe Guerinoni, autista di autobus della Val Seriana deceduto nel 1999. Le analisi genetiche del cosidetto profilo “ignoto 1” comparate con i parenti dell’ autista diedero esito negativo. Si ipotizzo quindi che la traccia di Dna del reperto “31 g 20” degli slip doveva apparetenre ad un figlio illegittimo di Guerinoni. La previsione dei genetisti forsensi trovò conferma quando gli la polizia ed i carabinieri individuarono in Bossetti dopo aver comparato l’“Ignoto 1” con il profilo di Ester Zaruffi, madre del carpentiere. Una prova che gli avvocati di bossetti hanno sempre contestato a suon di perizie ed analisi forensi, proprio perchè il profilo “Ignoto 1”, accanto a dna nucleare attribuito a Bossetti, presentava anche tracce di dna mitocondriale( Dna trasmesso solo dalla madre) rimasto senza identità. E’ stata questa la motivazione per cui gli Ermellini di piazza Cavour a Roma hanno accolto il ricorso dei difensori. Domani valuteranno se concedere o no la cosiddetta “super perizia genetica” finora mai accolta negli altri gradi di giudizio perchè come è scritto in sentenza “non necessaria ai fini della decisione”. Con questo esame genetico, qualora la Cassazione lo accogliesse, rimandando gli atti in corte d’ Assise d’ Appello, verrebbe effettuata una comparazione diretta tra il profilo genetico estratto dagli slip ed il Dna di Massimo Bossetti, che sin dai primi momenti dopo l’ arresto si è sempre professato innocente. Infatti tutti gli indizi raccolti nella fase delle indagini preliminari dal sosituto procuratore di Bergamo Letizia Ruggeri, inchioderebbero Bossetti. A partire dalle tracce di fibre tessili trovate sugli indumenti di Yara e perfettamente identiche con quelle raccolte sui sedili del suo furgone. Le immagini delle telecamere di Brembate Sopra che hanno filmato più volte un Fiat Daily con le stesse caratteristiche mentre si girovagava intorno alla palestra del paese nel giorno e negli orari in cui si presume sia scomparsa Yara. Anche le mini-sferette di metallo trovate sul corpo della 13 enne sarebbero uguali a quelle evidenziate dalla scientifica sul mezzo. La sentenza è attesa per la serata. I giudici potrebbero confermare la condanna all’ ergastolo per Massimo Bossetti e scivere la parola fine sul caso di Yara oppure rimandare gli atti in corte d’ Assise e riaprire il processo resettando tutto quello che è stato fatto fino ad oggi. (Leggo)