CARCERI: CONFERENZA GARANTI, ‘RAMMARICO PER CONGEDO RENOLDI, AUGURI A NUOVO CAPO DAP’

19 Dicembre 2022 - 19:26

CARCERI: CONFERENZA GARANTI, ‘RAMMARICO PER CONGEDO RENOLDI, AUGURI A NUOVO CAPO DAP’

Anastasia, ‘dispiace che non abbia portato a termine progetto riforma’

Roma, 19 dic. – (Adnkronos) – ”Dispiace che Carlo Renoldi non abbia potuto portare a compimento il progetto di riforma dell’Amministrazione penitenziaria e delle modalità di esecuzione delle pene

detentive che aveva in mente, da magistrato esperto e qualificato nel settore qual è. Restano intese e provvedimenti molto importanti, tra cui la circolare che ha consolidato il regime delle

videochiamate sperimentate durante la disciplina d’emergenza della pandemia”. Così il portavoce della Conferenza dei garanti territoriali delle persone private della libertà e Garante del Lazio,

Stefano Anastasìa. I Garanti, aggiunge, “indirizzano al nuovo capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Giovanni Russo, i migliori auguri di buon lavoro, e assicurano nel contempo l’impegno e la leale collaborazione istituzionale”.

”Al ministro della Giustizia e ai presidenti delle commissioni Giustizia di Camera e Senato – ricorda Anastasia – abbiamo inviato nei giorni scorsi un contributo di riflessioni e di proposte condiviso

nell’ambito della Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà che speriamo possa essere valutato con attenzione anche dal nuovo Capo dell’amministrazione penitenziaria”.

”Intanto, in questi giorni – conclude Anastasìa – l’auspicio è che il Governo assuma una propria, decisiva iniziativa per impedire il rientro in carcere delle centinaia di persone in regime di

semilibertà che negli ultimi due anni hanno goduto di una licenza straordinaria senza commettere alcuna infrazione e che meritano di vedersi riconosciuta la correttezza di comportamento tenuta.

Senza un provvedimento governativo, il primo gennaio saranno costretti a rientrare a dormire in carcere. Il collega Franco Corleone, Garante dei detenuti di Udine, nei giorni scorsi ha iniziato un

digiuno di sensibilizzazione a cui si aggiungeranno altre e altri garanti, in attesa di una risposta che speriamo positiva dal governo e dal ministro della giustizia, Carlo Nordio”.