Carabiniere ucciso, la Madre dell’assassino:”è un ragazzo riflessivo ha preso coltello perché aveva paura…”
La madre di Finnegan Elder Lee, il giovane americano reo confesso per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, si è detta “sotto choc, come in un incubo da cui ci sveglieremo” e “tremendamente dispiaciuta” e “quanto più vicina possibile” al dolore della famiglia del carabiniere ammazzato con 11 coltellate a Roma il 26 luglio scorso. Leah Lynn Elder, intervistata telefonicamente da La Stampa, afferma che il figlio “è un ragazzo riflessivo, che ha anche molto sofferto” e non sa spiegarsi il suo comportamento.
Aggiunge che “se davvero risultasse coinvolto in modo diretto in questa tragedia, l’unica spiegazione che posso darmi è che fosse terrorizzato e dunque può aver agito in modo inconsulto”. La 51enne ammette anche che il figlio facesse uso di marijuana, che in California è legale, e che la usasse per alleviare i dolori alla mano sinistra, parzialmente paralizzata e senza un dito, ma di non sapere che usasse anche stupefacenti di altro tipo.
La madre di Finn ha parlato anche dell’altro episodio emerso in questi giorni, quello in cui il figlio avrebbe provocato dei danni cerebrali ad un coetaneo durante una lite. Non si sarebbe trattato di una discussione, spiega, ma di un incidente durante uno degli incontri di pugilato che organizzano i ragazzi americani e che si terrebbero nei parchi o anche a scuola. Finn, spiega, si stava battendo con un suo amico e lo aveva colpito; il ragazzo aveva battuto la testa ed era stato malissimo, ma si era ripreso completamente in pochi giorni, ora sta bene ed è al College. La donna non è sembrata sorpresa per il possesso del coltello, portato in valigia dagli Usa: per un ragazzo di quell’età nel loro quartiere, ha detto, non è inusuale avere un coltello.
Raggiunta di persona dal Corriere della Sera, Leah Lynn Elder ha detto che è in partenza col marito per l’Italia e che prevede di essere a Roma oggi, mercoledì 31 luglio. (Fanpage)