“Mario Cerciello Rega è stato raggiunto da ripetute coltellate a entrambi i fianchi e da un colpo più profondo, che da dietro, è arrivato allo stomaco”. A risultargli fatale sarebbe stato proprio quello. Sono i primi risultati resi noti dal medico legale che ha svolto l’autopsia sulla salma del vice brigadiere dei carabinieri ucciso da undici fendenti la notte di venerdì 26 luglio scorso, mentre si trovava insieme al suo collega Andrea Varriale in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati a Roma. In carcere con l’accusa di omicidio due giovani statunitensi appena maggiorenni, uno dei quali, Elder Finnegan Lee, lo avrebbe colpito a morte armato di un pugnale da Marine con una lama lunga ben 18 centimetri.
I magistrati che indagano sull’omicidio del vice brigadiere Cerciello Rega acquisiranno i tabulati telefonici di tutte le persone coinvolte la notte in cui accaddero i tragici fatti. Si tratta delle conversazioni di Mario Cerciello Rega e del collega Andrea Varriale, dei due ragazzi americani ora in carcere e quelle di Sergio Brugiatelli, coinvolto nello scippo dello zaino a piazza Mastai, nel quartiere Trastevere, poi prima dell’accoltellamento. Ciò aiuterà gli inquirenti ad arrivare a una ricostruzione più chiara di quanto realmente accaduto.
fonte: Fanpage