La preghiera di Barbara d’Urso e di Matteo Salvini a Live – Non è la d’Urso è destinata ad essere ricordata come uno dei momenti televisivi meno edificanti di sempre.
Se non è un’opinione globale, è certamente quella condivisa dalle circa 40mila persone che nelle ultime ore hanno firmato una petizione su Change.org che chiede esplicitamente la chiusura dei programmi della conduttrice napoletana.
La notizia della petizione rivolta ai vertici di Mediaset sta proprio nella risposta ampia avvenuta in un tempo molto breve. “Purtroppo sappiamo la caratura culturale dei suoi programmi – si legge nel testo che giustifica la raccolta firma – ma questa volta ha superato il limite invitando in diretta Salvini e PREGANDO in diretta insieme a lui. Ricordiamoci che l’Italia è un paese laico e che abbiamo i nostri luoghi di culto e sacerdoti. Questa operazione ha sfruttato ancora una volta il potere della religione sugli anziani, così da rafforzare la sua personalità e il suo programma, indegno culturalmente”. Quindi arriva un’esplicita richiesta di cancellazione della trasmissione “dopo che per anni ha sfruttato lo spazio per avere sempre più potere fino a creare una ridicola esperienza religiosa in diretta, con un politico”.
Barbara d’Urso che non è stata risparmiata nemmeno da compagni di squadra di Mediaset come Paolo Bonolis, che ospite del programma radiofonico Un Giorno da Pecora ha commentato senza mezzi termini la cosa: “Francamente non l’ho visto ma me l’ha raccontato mia moglie stamattina. Ha detto ‘Mannaggia la miseria, non sai cosa è successo ieri…Secondo me, stanno cercando di soppiantare il Santo Padre. Vuole impossessarsi anche del Vaticano, non solo di Canale 5”.
Il fattaccio si è consumato domenica 29 marzo, nel corso della consueta puntata di “Live – Non è la d’Urso”, quando il capo della Lega ha chiesto di pronunciare una preghiera per i morti da Coronavirus e la conduttrice non ha esitato a seguirlo pronunciando un Eterno Riposo.
Un fatto che ha determinato una reazione di indignazione generale, soprattutto in relazione all’utilizzo che Salvini ha spesso fatto della religione a scopo politico e propagandistico. Fonte: Fanpage.