“Calci, pugni e bruciature su tutto il corpo”. Ha torturato e ucciso il figlio di soli 2 anni
Alija Hrustic, il 25enne di origini croate accusato di avere ucciso suo figlio di poco più di 2 anni, è stato rinviato a giudizio. Le accuse sono omicidio volontario aggravato, tortura aggravata e maltrattamenti aggravati. Prima di ucciderlo il 22 maggio 2019 a Milano, l’uomo avrebbe seviziato il piccolo per tutta la notte, con calci, pugni, bruciature di sigarette sul corpo e ustioni sui piedini.
La madre del piccolo si è costituita parte civile
Il processo a Alija Hrustic inizierà il 27 aprile davanti alla Corte d’Assise. La moglie e madre del piccolo ucciso era presente in udienza, assistita dall’avvocato Patrizio Nicolò, e si è costituta parte civile. Anche l’imputato era presente.
Respinta la derubricazione del reato
La decisione del rinvio a giudizio è stata accolta dal giudice Cristofano sui richiesta di Giovanna Cavalleri, titolare dell’inchiesta. Sono state invece respinte le istanze presentate dal difensore dell’imputato, Giuseppe de Lalla, tra cui la derubricazione del reato di omicidio volontario aggravato in omicidio preterintenzionale.
Il piccolo ucciso da colpi sulla fronte
Stando all’indagine della squadra mobile, il delitto è avvenuto in via Ricciarelli, zona San Siro: ad uccidere il piccolo, dopo che per tutta la notte e per i due giorni precedenti aveva subito le violenze del padre, sono stati alcuni colpi sulla fronte.
Calci, pugni e bruciature
Nell’avviso di chiusura indagini si legge che l’uomo ha colpito il bambino con “calci e pugni”, provocato “almeno tre bruciature con l’estremità di sigarette accese” e ha ustionato “con una fiamma viva” i piedini del figlio. Il pm ha anche contestato l’aggravante di avere agito “con crudeltà verso il bambino, per motivi futili consistiti nel fatto che il piccolo, lasciato senza pannolino, si fosse sporcato”. L’uomo è accusato anche di maltrattamenti nei confronti della moglie e degli altri due figli piccoli.
Fonte: tgcom24.mediaset.it