Lo sport è ripartito dopo il lungo periodo di blocco dell’attività provocato dalla diffusione dei contagi per la pandemia di Covid-19. Sotto i riflettori c’è in particolare il mondo del calcio e della Serie A con il fischio d’inizio ufficiale fissato per il 12 giugno (giorno di Juventus-Milan, ritorno della semifinale di Coppa Italia) e per il 20 (quando ci sarà la prima parte dei recuperi di campionato prima della ripresa regolare del calendario). Si svolgerà tutto secondo un protocollo medico che ha essenzialmente un “vulnus”: il nodo della quarantena di squadra in caso di positività di un tesserato rischia di far naufragare il torneo appena salpato.
Dei maggiori club e del momento agonistico si sa tutto, dall’attività medico/sanitaria prevista per legge fino alle singole misure adottate dalle società, ma come si svolgerà l’attività di base?
La riapertura dei centri sportivi, dalle palestre alle piscine, è stata irregimentata da una serie di prescrizioni sul distanziamento e sulla sicurezza molto severe tra cui: gestione di presenze contingentate, per limitare la possibilità di diffusione del contagio; rimodulazione degli accessi al sito sportivo; attuazione per le attività sportive della riduzione, ove possibile, del numero totale delle persone presenti nel sito sportivo, anche tramite turni e riorganizzazione delle attività; pulizia giornaliera e sanificazione periodica degli ambienti dedicati alla pratica sportiva, delle aree comuni, dei servizi igienici e degli spogliatoi, degli attrezzi e dei macchinari sportivi.
Oltre alle misure organizzative di carattere generale ce ne sono delle altre di carattere specifico. In Abruzzo un’ordinanza della Regione regolamenta anche lo svolgimento della pratica agonistica e sembra quasi riscrivere le regole del gioco del calcio, della pallacanestro e della pallavolo. Per tutti vale il divieto assoluto di sputare o starnutire a terra (sarà possibile farlo in un fazzoletto) e il recupero fisico seduto/sdraiato nell’area di gioco.
Vediamo cosa può accadere durante una partita di calcetto, classico appuntamento settimanale tra amici: è consentito il tocco del pallone con le mani solo ed esclusivamente se muniti di guanti; i portieri potranno toccare il pallone con le mani solo se indossano i guanti che devono essere comunque igienizzati prima e dopo la partita; il pallone potrà essere “recuperato” solo tramite “intercetto” e non tramite il “contrasto”; sono vietate le “scivolate”; è vietata la “marcatura ad uomo”.
Per chi volesse giocare a pallavolo oppure a beach volley ci sono ulteriori accorgimenti da rispettare: gli atleti indosseranno guanti igienizzabili prima e dopo la pratica sportiva; è vietato “invadere” il campo opposto.
Detto dell’ordinanza regionale dell’Abruzzo, relativamente agli sport amatoriali, tra i quali il calcetto, il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha fornito ulteriori chiarimento in merito alla ripresa a pieno regime dell’attività.
Fonte Fanpage