Briatore difende Berlusconi: «Gli hanno rovinato la vita, giusto nominarlo senatore a vita»

2 Luglio 2020 - 16:33

Briatore difende Berlusconi: «Gli hanno rovinato la vita, giusto nominarlo senatore a vita»

“Non solo hanno rovinato la vita a un uomo. Ma hanno cambiato la vita a tutti noi, cittadini. Hanno cambiato la storia di questo Paese su che cosa? Su una decisione presa ‘dall’alto’. È terrificante. Mi sembra il minimo nominarlo senatore a vita”. Così Flavio Briatore in un’intervista a ‘Libero’, commenta la scoperta dell’audio, depositato alla Corte dei diritti dell’uomo, in cui il giudice Amedeo Franco, membro del collegio che condannò Berlusconi a 4 anni, ammetteva l’innocenza del leader di Forza Italia. Briatore è stato tra i primi ad aderire all’iniziativa lanciata da Licia Ronzulli, e raccolta da ‘Libero’, di nominare Silvio Berlusconi senatore a vita.

“Berlusconi ha dato lavoro a migliaia di persone. Ha pagato in tasse centinaia di milioni. È una persona conosciuta in tutto il mondo. E se lo lasciavano lavorare, non saremmo in questa situazione catastrofica e i grillini non ci sarebbero. Abbiamo senatori a vita che non hanno mai inciso su niente e non vanno nemmeno in Senato”, dice Briatore, ribadendo che “Berlusconi è conosciuto e ammirato in tutto il mondo. Quando veniva in Kenya, mi ricordo che i kenyoti venivano in massa davanti a casa per farsi una foto con lui. È una persona del fare, stimato in tutto il mondo, forse più che in Italia. Ma da noi, se hai successo, c’è sempre chi solleva il dubbio che tu sia un ladro…”.

Secondo Briatore sul leader di Fi ha pesato il fatto di essere un imprenditore: “Berlusconi è un uomo del fare. In Italia c’è una ostilità, da sempre, contro gli imprenditori. Basta guardare questo governo” che “è ostile agli imprenditori”. “Questo governo – aggiunge – aveva promesso di aiutare le partite Iva, non ha fatto niente”. E sul bonus vacanza, Briatore è tranchant: “Lo devono anticipare gli albergatori. È una stronzata completa. Quale famiglia in difficoltà pensa di andare in vacanza? Allora era meglio dare un contributo di 500 euro per permettere di fare la spesa. Questi che sono al governo sono tutta propaganda e populismo”.

Fonte: ilroma.net