“Botte in testa, sputi e minacce di morte”. Violenze su bimbi di 3 anni, arrestate due maestre
Hanno maltrattato e umiliato una ventina di bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Per questo due maestre, di 35 e 54 anni, di un asilo privato di Cariati, in provincia di Cosenza, sono state arrestate e messe ai domiciliari. Le accuse contro di loro sono pesanti: avrebbero aggredito sia dal punto di vista fisico e che psicologico i bambini di cui avrebbero dovuto prendersi cura, circa una ventina, che frequentavano la struttura. I carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, supportati da militari del Nas e del Nucleo ispettorato del lavoro, secondo quanto si è appreso, dopo avere ricevuto delle segnalazioni anonime hanno deciso di installare delle telecamere con le quali sarebbero state riprese le cattive condotte delle due insegnanti, dando avvio alle indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Flavio Serracchiani, e diretti dal Procuratore della Repubblica, Eugenio Facciolla.
In particolare, in alcune delle immagini analizzate, si vedrebbero i bambini mentre, al solo avvicinarsi delle maestre, si coprivano il visto con le braccia. Non solo. Negli episodi registrati dai Carabinieri, oltre cinquanta in meno di un mese, vengono riprese inoltre entrambe le donne mentre compiono atti di violenza fisica, come strattonamenti, spintonamenti, trascinamenti, schiaffi e tirate di capelli. Addirittura, approfittando del fatto che due bambini si trovassero sdraiati a terra, sarebbero letteralmente salite sui loro arti inferiori, indugiando per alcuni secondi con una gamba nel vuoto, facendo sì che il proprio peso facesse pressione sugli stessi. Ed ancora numerosi colpi alla testa, anche con l’utilizzo di corpi contundenti. Innumerevoli poi i rimproveri immotivati, spesso accompagnati da ingiurie e minacce, anche di morte nonché comportamenti oppressivi ed umilianti nei confronti dei bambini.
All’interno dell’asilo sono in corso anche le verifiche dei carabinieri del Nas per ulteriori verifiche sanitarie e del Nil per accertare la regolarità di contratti e dei dipendenti dell’asilo che era autorizzato e regolarmente in attività, dal momento che una delle due collaboratrici è risultata irregolare poiché non assunta. I militari stanno anche sentendo i genitori delle presunte vittime per capire se i figli abbiano o meno, nel tempo, manifestato comportamenti sospetti riconducibili a quanto sarebbe accaduto all’interno della struttura, che è stata sottoposta a sequestro penale. Nei prossimi giorni le attività di indagine continueranno per verificare eventuali ulteriori responsabilità, anche alla luce del fatto che sino a questo momento nessuna denuncia è stata presentata presso le Forze dell’Ordine o presso l’Autorità Giudiziaria. Le due donne, al termine delle formalità di rito, sono state trasferite presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Fonte: Fanpage.it