Katrina Farnell aveva portato il figlio all’ospedale il 23 novembre per i sinomi di quella che era poco dopo definita un’infezione virale. Due giorni di ricovero e poi le dimissioni con la prescrizione di prendere semplice paracetamolo (tachipirina). Invece già domenica, a casa, il bimbo è peggiorato ulteriormente spingendo la donna ha portarlo di nuovo al Royal Hospital dove il piccolo è morto il 26 novembre.
“Se non lo avessero dimesso così in fretta ed effettuato le analisi – ha detto la donna – il mio bimbo sarebbe ancora vivo. Aveva le vertigini e dolori in tutto il corpo, in particolare alla schiena, eppure i medici hanno ripetuto che non aveva niente. Tremava e piangeba, povero bambino. E ora invece dei regali di Natale dovrò pensare al suo funerale. Voglio giustizia per lui, non si può morire in questo modo”.
La direzione dell’ospedale ha detto solo che collaborerà con la giustizia (il giudice ha già disposto l’autopsia) ma che non può aggiungere altro per questioni di privacy”. (Leggo)