BIMBO INVALIDO DALLA NASCITA. «E’ colpa sua se mio figlio è così» Ginecologo fa sparire i soldi del risarcimento

14 Aprile 2019 - 12:15

BIMBO INVALIDO DALLA NASCITA. «E’ colpa sua se mio figlio è così» Ginecologo fa sparire i soldi del risarcimento

BIMBO INVALIDO DALLA NASCITA. «E’ colpa sua se mio figlio è così» Ginecologo fa sparire i soldi del risarcimento

Un risarcimento di 500 mila euro doveva essere destinato ai genitori di Felice, oggi un ragazzo affetto da tetrapresi spastica, impossibilitato a camminare, a parlare, a essere autosufficiente.Ma quei soldi, cioè la somma che avrebbe dovuto versare Giovanni Tommaselli, medico accusato all’epoca dei fatti di aver fatto nascere Felice in ritardo, non sono mai stati dati ai legittimi beneficiari.

La ricostruzione. I soldi, come riporta Il Mattino, furono messi a disposizione della compagnia assicurativa del medico, morto a gennaio, quando il processo si concluse con una sentenza che accertò la responsabilità colposa del professionista, il quale però, invece di versare il denaro direttamente ai genitori del ragazzo, sfruttando un’opzione normativa del codice civile fece accreditare l’importo su un conto corrente cointestato al figlio.

Una volta incassati gli oltre 500mila euro, anziché girarli ai beneficiari se ne impossessò definitivamente frazionandoli attraverso una serie di operazioni finanziarie per le quali oggi sono indagati il figlio di quel ginecologo con la moglie, sui cui conti e nella cui disponibilità sono stati trovati i soldi destinati a Felice.

Intanto soldi, titoli e un appartamento a Giugliano, per un valore di 500 mila euro, sono stati sequestrati  dalla guardia di finanza nell’ambito di un’indagine.

Il caso di questo ragazzo fu raccontato due anni fa in tv, nel programma Le Iene, dai suoi genitori. Paola, la mamma di Felice, descrisse il calvario degli ultimi giorni di gravidanza, il ritardo con cui il medico intervenne e le false rassicurazioni con cui dopo il parto provarono a farle credere che tutto si sarebbe risolto.

Quando la Iena Giulio Golia si recò a casa di Giovanni Tommaselli per chiedere spiegazioni sulla somma che il padre doveva ai genitori di Felice e che risultava invece versata su un conto di cui anche egli stesso era titolare, dapprima finse di non saperne nulla, poi promise:

«Farò il massimo per trovare questi soldi, ho intenzione di onorare questa cosa…». I genitori di Felice attesero invano, provarono poi anche ad affidarsi a un’agenzia investigativa per capire che fine avesse fatto il denaro scoprendo che da un conto corrente svizzero era svanito nel nulla. C’è voluta un’indagine dei finanzieri del nucleo di polizia tributaria guidati dal comandante Domenico Napolitano per recuperare quella somma. Indagando su movimenti bancari e finanziari dei Tommaselli, gli investigatori hanno individuato i passaggi di titolarità e tutte le manovre fatte per evitare che gli oltre 500mila euro destinati al risarcimento fossero consegnati ai legittimi beneficiari. (TeleclubItalia)