Bimbo di 3 anni dimenticato per 6 ore sul pulmino della scuola
Un bambino di tre anni è rimasto circa 6 ore solo, chiuso nel pullmino che doveva portarlo alla scuola materna, e che invece l’autista aveva parcheggiato. È successo oggi a San Giovanni Valdarno (Arezzo). L’allarme è scattato quando la mamma è andata alla scuola per riprenderlo. In pochissimo tempo i carabinieri hanno ritrovato il bimbo: era ancora sul pullman, seduto sul sedile con la cintura di sicurezza allacciata. Impaurito e in lacrime è stato portato in ospedale, ma secondo quanto appreso sta bene.
Sul mezzo di Autolinee Toscane, che svolge il servizio in convenzione per il comune, c’era anche un’accompagnatrice di una cooperativa: né lei né l’autista si sono accorti che il piccolo era rimasto seduto. I genitori, secondo quanto appreso, domani presenteranno una denuncia. L’accompagnatrice, secondo quanto dice Autolinee Toscane, è già stata sospesa mentre l’azienda ha avviato un’indagine interna per verificare le responsabilità dell’autista.
«Quanto accaduto è un fatto grave, inammissibile, che non rimarrà impunito. L’accompagnatrice è già stata sospesa dal servizio e saranno presi provvedimenti disciplinari del caso. L’azienda ha avviato una indagine interna per accertare le responsabilità». Così Jean-Luc Laugaa, Ad di Autolinee Toscane commenta quanto successo stamani a San Giovanni Valdarno.
«Abbiamo contattato la famiglia, a cui abbiamo manifestato ed espresso la nostra vicinanza e solidarietà e presentato le scuse più sentite, l’impegno ad assumere tutte le iniziative affinché quanto accaduto non debba più ripetersi – conclude Laugaa – Ci siamo accertati delle condizioni del bambino e abbiamo dato massima disponibilità per qualsiasi necessità e manifestato il necessario sostegno alla famiglia e al bambino». Nella nota diffusa in serata l’azienda spiega che «tutto il personale è stato richiamato ai propri compiti e doveri, a garantire la necessaria attenzione nei confronti degli utenti trasportati, tanto più verso i bambini in età scolare. L’Ad di Autolinee Toscane ha anche contatto il sindaco per informarlo dei provvedimenti adottati e per manifestare la disponibilità ad assumere le iniziative necessarie per sostenere la famiglia del bambino e per assicurare che tali drammatiche vicende non si ripetano». (Leggo)