Bimbo di 2 anni torturato a morte e buttato in una discarica: i killer sono ragazzini di 7 e 8 anni
Due bambini di 7 e 8 anni hanno ammesso di aver torturato un bimbo di 3 anni per poi buttare il suo corpo in una discarica. Una vicenda choc che ha sconvolto il mondo intero. Come possono due bambini così piccoli anche solo immaginare di fare una cosa del genere? L’umanità non esiste più, questo è poco ma sicuro.
Il corpo del bambino è stato trovato vicino a una discarica a Germiston, in Sud Africa, a meno di un miglio di distanza da casa sua. La cosa più orribile è che il bimbo sia stato ucciso da due bambini. I quali hanno confessato di aver legato il piccolo con una corda poi di averlo picchiato con delle pietre fin quando non è morto. A quel punto, quando ormai era privo di vita, lo hanno buttato nella discarica. Veramente una storia da brividi. Che fa perdere ogni speranza nei confronti del genere umano. La famiglia del bimbo ucciso aveva denunciato la scomparsa del piccolo il sabato.
Come hanno raccontato i genitori, il bambino era uscito per giocare ma non aveva più fatto ritorno a casa e ovviamente padre e madre si erano preoccupati. Il bimbo aveva detto alla mamma che dopo pranzo sarebbe andato a giocare. Poi, però, non aveva più fatto ritorno a casa. Dopo un po’ il padre aveva sentito la notizia di un bambino ritrovato morto nella discarica. E aveva capito tutto…
Aveva capito che si trattava di suo figlio. Ma è rimasto scioccato quando, andando alla discarica, ha visto il corpo del piccolo ricoperto di sangue fresco e ferite orribili. “Sono subito corso sul posto – ha raccontato l’uomo a TimesLive – quando ho sentito la notizia, nella mia testa è passato di tutto. Ho anche sperato che non si trattasse di lui ma purtroppo era lui eccome”. Il padre sconvolto ha ipotizzato che in quella orribile morte del figlio fosse coinvolto un adulto. Ma non capiva quale potesse essere il movente.
L’uomo ha spiegato che la sua famiglia non ha nemici e che non ci sarebbe stata ragione di uccidere il figlio. I due bambini, però, si sono confessati colpevoli ma i loro genitori non hanno in alcun modo commentato l’accaduto. “Se anche venissero ora, non saprei proprio cosa dire loro – ha concluso il padre del bimbo ucciso – le loro scuse non mi restituiranno mai mio figlio”. Sul caso sta indagando la polizia. (Caffeina)