Bimba ustionata per un tatuaggio all’henné: avrà cicatrici per il resto della vita
Era andata sul Mar Rosso, in Egitto, per trascorrere una vacanza con la sua famiglia. Ma quel soggiorno nel 2018 si è trasformato in un incubo per i Gulliver. Madison, la figlia di 7 anni, si è ritrovata ustionata e piena di bolle, vesciche e cicatrici sulle braccia a causa di un tatuaggio all’henné.
Secondo quanto raccontato, la piccola aveva chiesto al padre quel “regalo”, insieme a suo fratello, Sebastian, dato che la vacanza non era iniziata nel migliore dei modi. Sylvia, sua madre, era stata infatti ricoverata in ospedale durante la prima settimana di vacanze a causa di un’infezione alla cistifellea. Così il papà aveva accettato di concedere il tatuaggio temporaneo a entrambi i figli, ignaro dei possibili danni provocati dall’henné.
Per quanto l’henné sia in linea di massima innocuo, quello nero può comportare dei rischi in quanto composto da un colorante pericoloso, che naturale non è. Il primo a risentire dei problemi con l’inchiostro del tatuaggio è stato Sebastien.
La sua pelle ha cominciato prudergli, quindi il tattoo gli è stato subito lavato via. Non è passato molto tempo prima che iniziasse ad avere problemi anche Madison, ma a lei è andata molto peggio. Ben presto le vesciche si sono estese dalle dito fino al gomito e il dolore è stato atroce. I medici le hanno diagnosticato ustioni chimiche legate proprio ad una sostanza presente nell’inchiostro all’henné. Molto probabilmente le resteranno cicatrici per il resto della vita.
Per annerire il pigmento, in alcuni casi si fa uso di aggiunti additivi e sostanze come la parafenilendiammina (PPD), illegale nell’Unione europea, che può scatenare reazioni allergiche. Tra le conseguenze di un tatuaggio all’henné di questo tipo ci sono ustioni alla pelle, più o meno gravi, infiammazioni, eruzioni cutanee di varia entità. (Fanpage)