Beneduce (Campania Libera): «Mi candido con De Luca, condivido il suo decisionismo»

9 Luglio 2020 - 19:38

Beneduce (Campania Libera): «Mi candido con De Luca, condivido il suo decisionismo»

“Mi candido con De Luca in Campania Libera perché il suo decisionismo fa il bene di tutti i cittadini della Campania. Forza Italia si è allontanata dai suoi valori accettando il populismo della Lega, andandomene non sono trasformista ma garantista verso i miei valori”. Così Flora Beneduce, consigliere regionale, apre la sua campagna elettorale rispondendo alle domande della stampa al circolo Rari Nantes di Napoli. “Sono contenta che la mia uscita da Forza Italia abbia destato tanto scalpore rispetto ad altre che mi hanno preceduto e succeduto. Vuol dire che ho lavorato bene. Quindi le stesse domande fatte a me possono essere fatte anche a tutti gli altri che hanno fatto la mia stessa scelta”.

Poi l’argomento passa sui lavori futuri: “Sono un primario medico, ho collaborato anche con Veronesi che mi volle al suo fianco, ho fatto una opposizione costruttiva e mai demagogica. Credo che il mio lavoro possa essere utile a De Luca. Non ho bisogno della poltrona politica, voglio solo mettere la mia professionalità a disposizione della collettività. Inoltre c’è bisogno di un netto cambio di passo nella gestione e promozione turistica della nostra Regione. Servono programmi di sviluppo delle aree abbandonate e piani di rilancio dei servizi di eccellenza nelle aree dove già esiste un comparto turistico sviluppato. Il Covid ci ha fatto capire in modo ancora più chiaro quanto l’indotto turistico sia una risorsa imprescindibile per il futuro della nostra economia”.

Infine i dovuti chiarimenti circa le inchieste che hanno visto emergere il suo nome: “Sono felice di poter parlare. Ho chiesto anche ai magistrati di poter spiegare quello che so ma ad oggi non sono mai stata ascoltata. Per il 2015 in una intercettazione spunta il mio nome. Due persone parlano di me per togliermi voti. Non so nemmeno di cosa stessero parlando, sarebbe impossibile per me controllare tutto quello che dicono le persone al telefono quando spendono o usano il mio nome. Riguardo invece il 2018, l’incontro nel mobilificio era con il presidente del Consiglio Comunale di Sant’Antimo, mi trovo poi a parlare con un’anziana persona della sua patologia. Poi vengo a sapere dai giornali che era forse indagato. Ma che ne posso mai sapere io, era un incontro ufficiale mica segreto in un garage. Certo non faccio incontri loschi, ma se li dovessi anche solo immaginare, certo non sarebbero in un appuntamento pubblico. Quindi parliamo di pura fantasia”.