Il suo licenziamento, dopo 17 anni di lavoro, è stato confermato. Parliamo di Marica Ricutti, mamma separata 40enne di due figli che era stata mandata a casa da Ikea perché non rispettava gli orari di lavoro in quanto incompatibili con la necessità di accudire i suoi due bimbi, uno dei quali disabile. Il giudice del lavoro di Milano ha confermato il provvedimento preso dal colosso dell’arredamento svedese. Secondo l’agenzia di stampa Ansa il magistrato ha ritenuto che “i fatti disciplinarmente rilevanti contestati dalla datrice di lavoro sono pienamente confermati”.
Licenziata da Ikea
Marica Ricutti si era rivolta, assistita dal sindacato, al tribunale del lavoro di Milano per chiedere il reintegro. Ma ad aprile di quest’anno un giudice aveva già dato ragione alla multinazionale svedese, ritenendo il licenziamento “non discriminatorio” e riconoscendo che i comportamenti della donna erano stati “di gravità tali da ledere il rapporto fiduciario tra datore di lavoro e lavoratore e consentono l’adozione del provvedimento disciplinare espulsivo”. Una decisione che era stata accolta con stupore dalla Cgil e dall’avvocato della donna, Maurizio Borali, che aveva deciso di preparare opposizione al provvedimento del tribunale del lavoro di Milano. Adesso però il giudice ha confermato il licenziamento, rifacendosi integralmente all’ordinanza di aprile.
fonte: Fanpage