Arrestati due giovanissimi per l’omicidio di Luca Sacchi: sono pusher di vent’anni
Sono stati fermati nella notte due uomini sospettati di aver sparato in testa a Luca Sacchi, giovane personal trainer di 25 anni deceduto ieri mattina all’ospedale San Giovanni. L’accusa ipotizzata dalla procura è di omicidio volontario. I due sono stati fermati in seguito a una serrata indagine condotta dai carabinieri di piazza Dante e del Nucleo Radiomobile di Roma insieme ai militari di via In Selci.
A quanto si apprende i due, fermati intorno alle 3 di notte, si sarebbero avvalsi della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio. Si tratterebbe di due giovanissimi di età compresa tra i 20 e i 25 anni. Solo uno dei due avrebbe precedenti per droga: si tratterebbe dell’uomo che ha sparato e dell’altro che era con lui. Gli inquirenti hanno visionato tutte le telecamere di sorveglianza presenti nella zona per risalire ai due rapinatori, fuggiti a bordo di una Smart bianca dopo aver sparato al ragazzo.
Da quanto si apprende da fonti di agenzia non è escluso che dietro l’omicidio non ci sia solo il tentativo di scippo finito male. Gli inquirenti, che da ore stanno ascoltando le due persone che si sono costituite, stanno approfondendo un altro possibile movente: uno scambio di droga finito male. Secondo i racconti dei vari testimoni presenti sulla scena, i due avrebbero avuto un ‘marcato accento romano‘: una circostanza che ora trova conferma. I due si sarebbero costituiti dopo l’intervento di un parente che li avrebbe convinti a mettere fine alla loro fuga. (Fanpage)