Carlo Maria Viganò, arcivescovo italiano , è convinto che la pandemia di coronavirus sia una conseguenza dei peccati dell’uomo. Secondo il vescovo italiano è una punizione divina.
Viganò si è detto convinto che la pandemia di coronavirus non sia altro che una punizione divina, niente meno che una conseguenza del comportamento di Adamo ed Eva: “I crimini di cui ognuno di noi si macchia davanti a Dio sono un colpo di martello sui chiodi che hanno trafitto le mani del nostro Redentore, un colpo di frusta che ha strappato la carne del Suo santissimo Corpo, uno sputo sul Suo amorevole Volto. Se avessimo dinanzi agli occhi questo pensiero, nessuno di noi oserebbe peccare”.
L’aborto, che anche durante la pandemia continua a uccidere bambini innocenti; il divorzio, l’eutanasia, l’orrore del cosiddetto matrimonio omosessuale, la celebrazione della sodomia e delle peggiori perversioni, la pornografia, la corruzione dei piccoli, la speculazione delle élites finanziare, la profanazione della domenica…”.
“Il relativismo religioso insinuato dal Concilio ha cancellato la persuasione che la Fede Cattolica sia l’unica via di salvezza e che il Dio Uno e Trino che adoriamo sia l’unico vero Dio. Papa Bergoglio ha affermato, nella Dichiarazione di Abu Dhabi, che tutte le religioni sono volute da Dio. Fonte: Fanpage.