Primi risultati sulle indagini dell’incidente avvenuto nel Bellunese: la donna al volante stava usando il cellulare alla guida. Determinante anche la folle velocità a cui andava. Non sono stati riscontrati, infatti, segni di frenata.
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Un’Audi nera con alla guida una donna tedesca ha falciato la famiglia che stava camminando sullo stretto marciapiede della strada regionale 355, che porta a Sappada. Un bimbo di appena due anni, suo padre e la sua nonna non ce l’hanno fatta. La mamma del piccolo è rimasta ferita in modo non grave. Il fratellino della vittima, che era su una bicicletta, si è salvato. Anche il nonno è stato ricoverato in ospedale in stato di shock e colto da un malore, ma non sarebbe in gravi condizioni.
La famiglia è originaria di Favaro Veneto, in provincia di Venezia, e si trovava nella località di montagna, nel cuore delle Dolomiti, per un periodo di vacanza nella seconda casa. L’uomo rimasto ucciso si chiamava Marco Antoniello e aveva 48 anni, l’altra vittima è Maria Grazia Zuin, di 65. Il bimbo, deceduto in ospedale, era su un passeggino che veniva spinto dalla madre.
Nei confronti della donna – una trentenne di origini tedesche – che era alla guida dell’auto, sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri. Sulla strada, infatti, non sono presenti segni di frenata.
A quanto si apprende, gli investigatori stanno anche vagliando l’ipotesi dell’uso improprio del cellulare da parte della donna. Non hanno trovato riscontro, infatti, nè l’ipotesi del malore alla guida, nè l’assunzione di alcol e droga (i test tossicologici pare siano risultati negativi).
Alcuni testimoni hanno, infine, riferito che l’auto, dopo aver sfiorato il piccolo in bicicletta e la madre, ha centrato il padre, l’altro bambino e la nonna. Sembrerebbe che l’auto viaggiasse a forte velocità.
Fonte: Fanpage
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