Afragolese di misura, Aversa dura solo un tempo
AFRAGOLESE 1
AVERSA NORMANNA 0
Afragolese: Pezzella 6, Ceparano 5.5 (dal 42’st Rea 6), Vilardi 6, Pontillo 6 (dal 19’pt Alfano sv, dal 46’pt Ventola 6), Biancardi 6, Palumbo 6, Di Finizio 5.5 (dal 10’st Marzullo 6), Vitiello 6, Maggio 6.5, Carotenuto 6.5, Mansour 7 (dal 33’st Pistone sv). All. Seno 6
Aversa Normanna: G.Scognamiglio 7, Sozio 5.5, Di Ronza 5.5 (dal 36’st Sannio sv), Somma 5.5 (dal 31’st De Muto 5.5), Capitelli 5.5, Cavallini 5.5, Giordano 5.5 (dal 39’st Mariniello sv), Ingenito 5 (dal 31’st Paolella 5), Orefice 5, V.Scognamiglio 5.5, Granata 5 (15’st Perrino 5.5). All. Agovino 5.5
Arbitro: Gentili di Foligno 6
Rete: 27’st Maggio (AF)
Note: Ammoniti Alfano, Vitiello, Biancardi (AF); Somma, Ingenito, Cavallini, Capitelli, Sozio (AV). Recupero 4’pt, 4’st. Angoli 6-0.
AFRAGOLA. Per tenere il passo delle altre, mister Seno si affida dal primo minuto alla coppia d’attacco Carotenuto-Maggio con Mansour nel suo ruolo naturale: ala sinistra di un 4-4-2 libero di inventare. Ospiti, nell’ormai consueto elogio alla gioventù con una rosa – forse la più giovane del girone – tappezzata di under che finora ha raccolto più complimenti che punti. Il primo affondo è dei padroni di casa con Carotenuto bravo a pescare in aria Maggio, altrettanto bravo Scognamiglio ad opporsi; il tutto quando il cronometro segna appena sette minuti. Ne passano altri tre e questa volta è la traversa a salvare il portiere granata e negare il gol a Carotenuto direttamente da calcio piazzato. Intorno alla mezz’ora insiste l’Afragolese ancora con Carotenuto, ancora su punizione: solo un corner per il bomber napoletano. Allo scadere del primo tempo la squadra di Seno paradossalmente rischia di capitolare sotto il fuoco amico: Ceparano nel tentativo di intercettare un cross per poco non sorprende il proprio portiere, è il palo ad evitare la beffa e mandare tutti a riposo sullo zero a zero. Nella ripresa ancora protagonista Scognamiglio, il portiere aversano si oppone prima alla conclusione di Mansour e si ripete poi su Maggio a distanza ravvicinata. L’estremo difensore – il migliore dei suoi – vince la battaglia ma non la guerra: al ventisettesimo è costretto ad alzare bandiera bianca al secondo tentativo della coppia Mansour-Maggio, la zampata felina di quest’ultimo sul tiro deviato dell’esterno marocchino sblocca una partita che sembrava stregata. Inizia la girandola di cambi da una parte e dall’altra, cambiando l’ordine dei fattori il prodotto però non cambia. Succede poco o nulla e dopo quattro minuti di recupero il fischietto di Foligno manda tutti definitivamente negli spoiatoi. Continua l’imbattibilità stagionale dell’Afragolese, ancora una volta però la squadra di Seno per avere la meglio sull’avversario è stata chiamata agli straordinari.