Addio Ingrid. Muore all’ottavo mese di gravidanza dopo le dimissioni dall’ospedale
Sette medici, due del pronto soccorso e cinque tra ginecologi e anestesisti, sono indagati per la morte di Ingrid Vazzola e della bambina che portava in grembo. La donna, una insegnante di quarantuno anni all’ottavo mese di gravidanza, è morta all’ospedale di Alessandria martedì 18 giugno.
Si tratterebbe, secondo quanto si apprende, di un atto dovuto che consentirà alla Procura di effettuare gli accertamenti del caso dopo che la famiglia della vittima ha presentato un esposto.
La prima corsa in ospedale lunedì sera: dimessa, è morta poche ore dopo – Lunedì sera 17 giugno Ingrid aveva accusato forti dolori lombari, associati a uno stato di spossatezza e a febbre.
Il marito l’aveva portata pronto soccorso, da dove la donna era stata dimessa nella mattinata di martedì. Dopo un periodo di osservazione e monitoraggio, le sue condizioni come quelle della bambina che portava in grembo erano risultate stabili ai medici.
Ma i dolori non passavano e così dopo alcune ore la donna, sempre accompagnata dal marito, è tornata nuovamente in ospedale dove è stata ricoverata d’urgenza. E lì, nell’ospedale di Alessandria, è morta poco dopo.
L’ospedale ha avviato un’indagine interna – “È stato fatto tutto il possibile per salvarla”, ha sostenuto la direzione dell’ospedale, che ha detto di unirsi “al dolore della famiglia” e che a sua volta ha avviato un’indagine interna. I familiari della donna sono assistiti dagli avvocati Francesco Sangiacomo, Gabriella Angela Massa e Vittorio Spallasso. L’incarico per l’autopsia che dovrà chiarire le cause del decesso verrà conferito al medico legale lunedì prossimo. (Fanpage)