Abbandonato dal padrone torna a casa, ma il proprietario lo fa abbattere. Una storia di crudeltà disumana quella che vede come protagonista Rocky, un cagnolino che ha subito prima il trauma dell’abbandono e poi la morte perché il suo padrone si era stancato di tenerlo con sé. Il proprietario dell’animale, di Rovigo, aveva deciso di disfarsene lanciandolo dal finestrino dell’auto in corsa. Il fedele amico però era riuscito a ritrovare la strada e, anche se con qualche ferita, era tornato a casa. Il padrone, però, ha deciso di affidarsi ad un veterinario per farlo abbattere.
La condanna
La morte di Rocky, però, è stata in qualche modo vendicata: il proprietario, infatti, è stato condannato ad un anno e due mesi di reclusione per i reati di maltrattamenti e uccisione di animale. Anche il veterinario dovrà scontare un anno di reclusione, periodo in cui verrà disposta anche l’interdizione alla professione. L’uomo si era giustificato dicendo di non riuscire a controllare il cane, che aveva poco più di 3 anni. I fatti risalgono al 2015, ma solo in questi giorni è arrivata la condanna per gli aguzzini, fortemente voluta dalle associazioni animaliste che hanno difeso in ogni modo il diritto alla vita di Rocky.
fonte: Leggo