La senatrice Mariolina Castellone (M5S, medico ricercatore, ricorda il sacrificio di tanti uomini e donne che mettono la loro vita al servizio del diritto alla salute sottolineando anche che è dovere della politica offrire al cittadino un’assistenza sanitaria all’altezza dell’art. 32 della costituzione italiana:
«Chi decide di mettere la sua vita al servizio degli altri, tutelando la loro salute, risponde ad una vocazione. Una vocazione che vuol dire anni di studio e di sacrificio con la consapevolezza che si vivranno momenti di gioia, quando chi soffre perché ammalato guarisce, ma anche con la certezza che si dovrà toccare da vicino il dolore profondo e la frustrazione di sentirsi impotenti».
«Come ci ha drammaticamente ricordato la Pandemia, essere un medico, un infermiere, un volontario, un tecnico che opera in ambito sanitario, vuol dire mettere a rischio la propria vita, fino a sacrificarla per gli altri.
Nell’ultimo anno più di 300 operatori sanitari sono morti ed e’ soprattutto grazie al loro sacrificio che il nostro servizio sanitario nazionale ha retto nonostante la carenza di uomini e mezzi.
Grazie a loro, che hanno sostenuto turni massacranti restando anche per mesi lontano dalle proprie famiglie, tanti cittadini sono usciti dall’incubo del contagio tornando ad una vita serena.
Hanno stretto le mani di chi se ne andava in solitudine; hanno saputo essere conforto per chi non poteva rivedere i propri cari nemmeno per un ultimo saluto; i loro occhi ed il loro cuore porteranno per sempre impressi i ricordi di ciò che hanno visto e vissuto in questi mesi».
«Questo sacrificio, questa dedizione, vanno ricordati, per sempre. Ed è per questo che l’anno scorso abbiamo istituito la giornata del personale sanitario, da commemorare proprio nel giorno in cui a Codogno fu diagnosticato il primo paziente Covid. Un giorno che è diventato il punto di passaggio tra il mondo di prima e quello di adesso. Un giorno che abbiamo voluto dedicare a questi uomini e queste donne che incarnano il diritto alla salute, equo ed accessibile a tutti, così come sancito dalla carta costituzionale».
«Un giorno che deve ricordarci quanto sia importante procedere sulla rotta che abbiamo tracciato: potenziare il SSN, renderlo efficiente, all’avanguardia, valorizzando le risorse umane, rafforzando la medicina di prossimità e l’emergenza urgenza, fornendo adeguati strumenti per lo svolgimento delle professioni, senza incorrere mai più nell’errore imperdonabile di confondere gli investimenti in Sanità con una voce di spesa sacrificabile».