Un 76enne della provincia di Salerno, ma ospite di una residenza sanitaria a Grazzanise è morto per il virus West Nile. L’uomo, era stato ricoverato nei giorni scorsi in ospedale e poi trasferito nella residenza
sanitaria. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha firmato un’ordinanza urgente per prevenire la diffusione del West Nile. Il provvedimento prevede che i Comuni con circolazione virale in atto
eseguano, “con urgenza e senza ritardo, interventi straordinari per il controllo vettoriale, con particolare riguardo alle attività di disinfestazione come da indicazione delle Aziende sanitarie locali”.
Il finanziamento di tali interventi “sarà garantito da risorse economiche straordinarie stanziate dalla Regione Lazio con un’apposita delibera di Giunta”. In merito alla diffusione del virus, il professor
Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica, a Il Messaggero chiarisce che “non c’è un’emergenza vera e propria: i casi sono ancora numericamente limitati”. Le amministrazioni pubbliche,
però, “devono intervenire con disinfestazioni sistematiche, da programmare e avviare già a partire da maggio. Dobbiamo impedire con ogni mezzo che le zanzare possano moltiplicarsi”,
avverte. Maurizio Ferri, coordinatore scientifico della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (Simevep), sottolinea che gli uccelli selvatici rappresentano il serbatoio naturale del virus, trasmesso poi
alle zanzare che, pungendo l’uomo, diffondono l’infezione. Ferri aggiunge che va considerata anche la trasmissione “transovarica”: le zanzare femmine infette possono trasmettere il virus direttamente
alle uova e quindi alle larve. Una zanzara vive circa due mesi e può deporre 300 uova ogni 1-2 settimane, fattore che amplifica notevolmente la diffusione del virus, anche in assenza di uccelli infetti. L’unica strategia
efficace è il controllo degli “animali-serbatoio” e una bonifica mirata dei territori. Due nuovi casi sono stati registrati in Lombardia. Si tratta di due donne, una 38enne a Milano e una 66enne a Pavia.
Soltanto quest’ultima è attualmente ricoverata. La sorveglianza e il contenimento del virus West Nile, in Lombardia, si basano su un sistema integrato coordinato tra Regione, Ats locali,
Comuni e Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna Intanto, sottolinea Federfarma, aumenta la vendita dei prodotti anti-zanzara, importanti per la prevenzione. Fonte Tgcom24.