“Volevo scoprire cosa si prova ad uccidere”: le parole del presunto baby-killer di Maria Campai

28 Settembre 2024 - 17:47

“Volevo scoprire cosa si prova ad uccidere”: le parole del presunto baby-killer di Maria Campai

“Come occultare un cadavere” è questa la ricerca effettuata dal 17enne fermato a Mantova ed accusato dell’uccisione di Maria Campai, 42enne originaria della Romania.

Secondo gli inquirenti, pertanto, l’omicidio potrebbe essere aggravato da una premeditazione. Inizialmente, il 17enne aveva riferito di averla uccida perché “ha chiesto 200 euro, troppi soldi”.
La chat su un sito di incontri, il rapporto sessuale concordato ed effettuato, poi l’uccisione: questa la dinamica che ha portato alla morte Maria Campai.

Secondo la Gazzetta di Mantova, però, il giovane si sarebbe fatto scappare ai carabinieri una dichiarazione: “volevo scoprire cosa si prova ad uccidere”. Parole spaventose, macabre, che dimostrano la freddezza del 17enne. In più, sempre secondo le indiscrezioni, al momento degli interrogatori, il giovane accusato non avrebbe mostrato alcun segnale di pentimento.

La donna, viveva a Parma, ma si spostava spesso in Toscana, dove vivevano l’ex marito ed i figli. Il giovane, invece, viene descritto come “un ragazzo riservato ma molto educato e disciplinato”, queste le parole del titolare della palestra di Viadana, dove il giovane accusato si allenava dopo la scuola.
Anche grazie al fisico allenato, il ragazzo non avrebbe avuto problemi a trasportare il cadavere di Maria Campai nel giardino della villetta dove poi è stato trovato.

Fonte: tgcom24

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