In attesa delle due partite, Torino – Sampdoria e Genoa – Parma in programma domani e che non riguardano la parte alta della classifica, con la netta vittoria del Napoli sulla Roma (4-0) nel giorno e nello stadio dedicato a Maradona, si è conclusa la nona giornata che saluta un’altra vittoria del Milan.
Una gara dominata dagli azzurri, contro una formazione capitolina rabberciata, tra problemi fisici e stanchezza per la trasferta europea. Ben altro spirito per Insigne e compagni motivati al massimo soprattutto dalla atmosfera dedicata a Diego.
E non è un caso che è stato proprio il capitano azzurro con una punizione perfetta a sbloccare il risultato nel primo tempo. Poi nella ripresa il Napoli è dilagato, raddoppio di Fabian Ruiz poi Mertens e per finire la perla di Politano con uno slalom speciale.
Risultato mai in discussione e Napoli ritrovato dopo le ultime opache prestazioni. Ora gli azzurri, sempre in attesa del verdetto del Coni, sono quarti a pari merito con la Juventus, fermata ieri a Benevento (1-1), e con la Roma di Dzeko.
Tornando al Milan, vittorioso nel pomeriggio con la Fiorentina (2-0), ha ora ben 5 punti di vantaggio sulle seconde. Infatti l’Inter corsara a Sassuolo ha raggiunto a quota 18 proprio la formazione neroverde e ora il torneo parla milanese.
Il Milan ha dimostrato una volta più di non essere per caso lassù. Centrando il 21esimo risultato utile consecutivo, anche se contro una Fiorentina in crisi, la squadra di Pioli, assente per Covid, ha fatto capire che può anche fare a meno di Ibra.
La rosa rossonera è profonda e i ricambi non fanno rimpiangere i titolari. Anzi, chi entra ha motivazioni forti per voler mettere in difficoltà l’allenatore nelle scelte. E per questo l’impianto di gioco non ne risente, e i risultati continuano ad arrivare.
Le altre gare della giornata registrano la vittoria dell’Udinese a Roma con la Lazio, il pareggio tra Cagliari e Spezia (2-2) e la vittoria casalinga del Bologna col Crotone sempre più ultimo in classifica. E oggi, infine le ultime due gare del turno.
Max Bonardi