Vittorio Pisanu, padre delle due sorelle defunte Giulia e Alessia, investite da un treno alla stazione di Riccione, torna a parlare della tragedia a Domenica In.
Nell’intervista da Mara Venier, ha raccontato: “Quando mi chiamarono la prima volta, mi ero preoccupato molto perché le era stato rubato il cellulare. Poi mi dissero che avevano trovato un passaggio, che stavano rientrando e che ci saremmo visti in stazione. Non potevo immaginare cosa sarebbe successo poco dopo.
Loro volevano sempre andare a ballare in discoteca, io avevo il terrore. Ed è per questo che le accompagnavo sempre, ogni fine settimana. Ma iniziavano ad essere grandi e mi avevano chiesto di poter andare e tornare con le amiche. Ho detto no per diversi giorni, poi però non stavo bene e quel giorno ho ceduto: Ma sì, per una volta potete anche andare e tornare in treno da sole”.
L’uomo ha descritto il suo rapporto con le figlie: “Sono sempre stato un papà molto presente, quando non riuscivo a farlo c’era la sorella più grande che mi aiutava. Ho sempre cercato di seguirle e di esserci sempre per loro, è anche per questo che quando volevano uscire le accompagnavo sempre”.
Sulla vita dopo la tragedia, Pisanu ha dichiarato: “Adesso sto meglio, ovviamente non sono stati mesi facili. Ma so che le mie figlie vorrebbero vederci sereni, ed è ciò che stiamo cercando di fare. Sento la loro presenza sempre accanto a me, come in fondo è sempre stato. Ed è per questo che ho deciso di aprire una fondazione che porta il loro nome e che si occupa di ragazzi adolescenti”.
Alla domanda se riesca a darsi una spiegazione su quanto accaduto, ha replicato: “Non potevo immaginare cosa sarebbe successo poco dopo. Se ho provato a darmi una spiegazione a ciò che è successo? Ovviamente sì, ma scusatemi: non riesco a parlarne, non ce la faccio”.