Violenza sulle donne, quasi raddoppiate le richieste di aiuto al numero 1522

25 Novembre 2024 - 8:32

Violenza sulle donne, quasi raddoppiate le richieste di aiuto al numero 1522

Le richieste di aiuto arrivate al 1522, il numero anti violenza e stalking della presidenza del Consiglio per l’anno 2024 rispetto al 2023 sono aumentate del 57%.

Se anche nell’ultimo trimestre del 2024 il trend rimarrà lo stesso, la stima è che i contatti annui potrebbero quasi raddoppiare rispetto agli anni

2022 e 2021, quando furono rispettivamente 32.430 (-10%) e 36.036. Dal primo gennaio al 30 settembre si sono avuti infatti circa 48mila contatti tra

telefonate, app e chat. Un notevole aumento dei contatti c’è stato dopo l’approvazione del Codice Rosso Rafforzato, in particolare per avere

informazioni sui nuovi strumenti normativi soprattutto sull’ammonimento. Sono sempre di più anche le richieste per violenza economica, soprattutto

da parte di donne con più di 50 anni, ormai fuori dal mercato del lavoro e da parte di genitori allarmati per le figlie minorenni che subiscono violenza da

coetanei. Le maggiori richieste da chi subisce violenza in famiglia – A chiamare il 1522 sono principalmente donne vittime di violenza da parte dei

mariti o dei compagni o di ex che non hanno accettato la fine della relazione. La fascia di età che maggiormente contatta il 1522, come per gli anni precedenti,

è compresa tra i 35 ed i 50 anni, anche se sono in crescita le richiesta da parte di donne più giovani. Sono principalmente italiane, seguite da donne

dell’Europa dell’est e del Sud America, generalmente stabilii da più tempo in Italia. Mentre donne indiane, pakistane, bengalesi, cingalesi contattano

il 1522 nel momento dell’emergenza o su segnalazione di ospedali, insegnanti o servizi sociali. Altro dato che emerge è che spesso alle violenze assistono i bambini.

Sempre da gennaio a settembre 2024, un altro dato significativo registrato è l’aumento di quanti chiamano per avere informazioni sui servizi offerti

dal 1522 e dai centri antiviolenza. Vogliono inoltre assicurarsi sulla garanzia dell’anonimato e della tutela della privacy. Spesso sono  amici e parenti della vittima di violenza a cui vogliono dare una mano. Fonte tgcom24.