Una violenta scossa di magnitudo 8.2, ha colpito l’ Alaska.
Il terremoto è stato segnalato vicino a Sandpoint, nelle Aleutine orientali.
Secondo lo United States Geological Survey, il sisma avrebbe colpito,
la zona alle 22:15 (ora locale) a una profondità di 46,7 km.
Al momento sono state registrate due scosse di assestamento nella zona, di magnitudo, 6,2 e 5,6 gradi.
Sulla base dei dati sismici preliminari, la scossa sarebbe stata ampiamente avvertita, da quasi tutti nell’area dell’epicentro.
Potrebbe aver causato danni da leggeri a moderati.
Il Servizio meteorologico nazionale,
Usa ha pubblicato, un’allerta per una «possibile minaccia di tsunami» sull’isola di Guam.
Intanto, prosegue in queste ore la raffica di terremoti al largo della penisola.
Nel complesso sono adesso ben 19,
le scosse di assestamento che hanno colpito finora la zona.
Inclusa una, di magnitudo 3,3,
con epicentro nella Wide Bay,
solo ad un paio di km,
dalla costa e in superficie.
L’allerta tsunami riguarda lo Stato che fa parte della «cintura di fuoco» del Pacifico, molto attiva dal punto di vista sismico.
Il 27 marzo del 1964 un terremoto di magnitudo 9,2, il più violento mai registrato nel mondo, aveva colpito la regione di Anchorage mietendo 250 morti.
Poiché il #terremoto delle Aleutine è stato un terremoto di spinta, uno tsunami è possibile, scrive su Twitter lo scienziato Matthew Cappucci .
È in arrivo un’allerta nella costa meridionale dell’Alaska.
Hawaii ha 5-6 ore prima di potenziali impatti.
Gli tsunami possono viaggiare attraverso gli oceani alla velocità di un aereo a reazione».
Canada, Giappone e Nuova Zelanda,
stanno monitorando la situazione,
e sono pronte ,a diramare a loro volta un’allerta tsunami, qualora necessario.
Notizia in aggiornamento.