Il 16 luglio del 2021, a Southall Park, un parco di Londra, una donna è stata ritrovata senza vita da un passante su una panchina. Natalie S., così si chiamava, 37
anni è morta per arresto cardiaco a causa di uno stupro avvenuto il giorno prima del ritrovamento. È quanto è emerso nel corso del processo relativo al
decesso della donna, che si sta tenendo nel tribunale dell’Old Bailey. Per sostenere la tesi dello stupro in aula sono state mostrate le immagini orribili
della violenza, riprese da una telecamera di sorveglianza della zona. Mohamed Lidow, senza fissa dimora di 35 anni, è accusato di averla violentata
oralmente intorno a mezzanotte. Lui continua a proclamarsi innocente e a respingere tutte le accuse. Il filmato in questione, mostrato ai giurati e ai genitori
della vittima, immortala la 37enne seduta su una panchina con un altro uomo quando, secondo l’accusa, Lidow è passato e li ha guardati.
Poi è andato via dal parco ed è tornato in un secondo momento. Durante la presunta aggressione, la vittima era “profondamente incosciente”, hanno precisato gli
inquirenti, aggiungendo: “La signora non era morta quando l’imputato la stava violentando oralmente, sarà una questione che dovrete considerare:
quest’uomo è andato al parco per un motivo”. Secondo la procuratrice Alison Morgan, “dal filmato e dall’assenza di movimento, Natalie non sembra
essere stata cosciente al momento dello stupro, per non parlare del consenso verso ciò che l’imputato le stava facendo. Lui non avrebbe mai potuto
credere che lei fosse consenziente. Le azioni dell’imputato, ovvero lo stupro ripetuto, hanno causato la morte di Natalie”. Dall’autopsia non
sono emerse ferite riconducibili a colpi di coltello o percosse, ma ha accertato che quella sera la donna avesse fatto uso di alcol. Il che, nella stessa tesi dell’accusa,
l’avrebbe resa più vulnerabile. L’ipotesi della procuratrice è che la 37enne sia stata “violentata a morte”. La donna aveva tre figli ed era una operatrice sanitaria. Fonte Fanpage.it.