Terrificante la situazione familiare emersa dalle indagini: l’uomo insultava e picchiava continuamente la moglie, con la quale ha avuto due figli, poi aveva preso di mira la bimba violentandola in più occasioni per due anni contagiandola anche con un batterio.
Per anni ha violentato la figlioletta a partire dall’età di soli 5 anni costringendo la piccola ad avere i rapporti sessuali completi all’interno della cantina dell’abitazione dove la famiglia viveva nel Veronese. Per questi pesantissimi reati un uomo di 42 anni è stato condannato dal Gup a 20 anni di carcere grazie allo sconto di pena di un terzo concesso per aver richiesto il rito abbreviato per il processo a suo carico.
La terribile storia di violenza e abusi domestici, come ricostruisce il quotidiano L’Arena, vede come vittima anche la madre della piccola che sarebbe stata picchiata e aggredita in più occasioni oltre ad essere minacciata e costretta a versare denaro all’uomo che era diventato il suo aguzzino.
Oltre al reato di violenza sessuale aggravata dalla minorità della bimba e il rapporto di parentela, l’uomo infatti è stato ritenuto colpevole anche di maltrattamenti in famiglia, lesioni gravi ed estorsione. L’unica cosa da cui è stato assolto il 42enne è quella di mancato contributo al sostentamento familiare.
L’uomo si era poi allontanato dall’abitazione avviando una relazione con un’altra donna, rientrando però in casa con questa alcuni mesi dopo e continuando a tormentare la piccola con continui abusi sessuali. “Ho perso il conto di quante volte papà l’ha fatto” aveva dichiarato la piccola vittima ascoltata in audizione protetta.
Oltre al carcere l’uomo dovrà risarcire mamma e bimba con circa 100mila euro. Per lui anche la decadenza della patria potestà e dopo aver scontato la pena per 5 anni, non potrà avvicinarsi a luoghi frequentati da minori e dovrà informare sempre le forze dell’ordine sulla sua residenza.
Fonte: fanpage