Lascia ancora senza parole la tragedia del piccolo Vincenzo Lantieri, il bambino morto ieri, giovedì 27 giugno, a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, dopo essere precipitato in un pozzo profondo 15 metri mentre era in gita col fratellino disabile.
Oggi la mamma del bambino, sulla sua pagina Facebook, ha espresso il suo straziante dolore postando una foto del piccolo: «Il mio cuore si è fermato insieme al tuo cuore in quel maledetto pozzo, ti amo Vincenzo mio», si legge nel post.
L’autopsia sul corpo del bambino avrà luogo probabilmente già domani: a disporla sarà la procuratrice di Siracusa, Sabrina Gambino, che coordina le indagini dei Carabinieri.
Con l’autopsia scatteranno, come atto dovuto, le iscrizioni nel registro degli indagati.
Un faro è acceso sul proprietario del terreno e sugli operatori addetti alla sorveglianza dei bambini, e tra loro c’era anche la 54enne che quando è stato dato l’allarme è scesa dentro al pozzo per tentare di salvare il bimbo.
Sono almeno sei le persone indagate per la morte del bambino di dieci anni caduto in un pozzo artesiano nelle campagne di Palazzolo Acreide.
Sono il proprietario del terreno e alcune operatrici presenti in quel momento.
E’ un atto dovuto per disporre l’autopsia, prevista per la prossima settimana, come atto irripetibile. La procuratrice di Siracusa, Sabrina
Prima di morire ha parlato coi genitori
«Il bambino dopo essere caduto nel pozzo ha parlato con la madre e il padre, loro lo chiamavano e lui chiedeva aiuto».
È la ricostruzione degli attimi dopo l’inizio della tragedia avvenuta a Palazzolo Acreide fatta da un testimone, Salvatore La Rosa, che vive in una casa accanto alla fattoria dove i ragazzi erano in gita. Parlando con la Tgr Sicilia, l’uomo parla dell’impegno delle educatrici per tentare di salvare il piccolo di 10 anni:
«La signora è scesa a mani nude la sotto, in attesa dei soccorsi» che sono arrivati dopo che «saranno passate due ore, si sarebbe potuto evitare».